Monza, una cena all’aperto in centro per le donne malate di cancro

Una tavolata all’aperto in pieno centro storico a Monza per sostenere la lotta contro il cancro. Venerdì sera l’associazione culturale Radici de futuro con la onlus Cancro primo aiuto propone una cena di gala benefica per raccogliere fondi per il progetto parrucche.
Monza, il ponte dei leoni e l’arengario fanno da cornice alla cena organizzata da Radici del futuro e Cancro primo aiuto
Monza, il ponte dei leoni e l’arengario fanno da cornice alla cena organizzata da Radici del futuro e Cancro primo aiuto Radaelli Fabrizio

Una tavolata all’aperto in pieno centro storico a Monza per sostenere la lotta contro il cancro. L’associazione culturale Radici del futuro in collaborazione con la onlus Cancro primo aiuto propone una cena di gala benefica pensata per raccogliere fondi per il progetto parrucche, destinato alle donne sottoposte a chemioterapia.

L’appuntamento è per venerdì sera, dalle 20.30 alle 23. Tra l’arengario e il ponte dei leoni, lungo tutta la via Vittorio Emanuele, sarà allestita una lunga tavolata apparecchiata per 350 persone. Il ricavato della serata (costo simbolico 15 euro) sarà devoluto per l’acquisto di parrucche da mettere a disposizione gratuitamente alle donne costrette a sottoporsi a cicli di chemioterapia.
«Una parrucca di ottima fattura, del tutto simile a una capigliatura naturale, può certamente ridurre il trauma della perdita dei capelli», assicurano i volontari di Cancro primo aiuto, promotori dell’iniziativa.

Per poter partecipare all’evento è necessario prenotare chiamando il numero 335.68.90.597. In caso di pioggia la cena di beneficenza sarà posticipata al giorno seguente, sabato 12 settembre, sempre a partire dalle 20.30.

Attiva da molti anni su tutto il territorio lombardo, l’associazione Cancro primo aiuto ha come scopo fondamentale proprio l’assistenza psicologica, medica e domiciliare dei malati oncologici e delle loro famiglie. Un aiuto che spazia dalla consulenza medica gratuita agli interventi per la diffusione di una cultura di prevenzione fino alla cura domiciliare dei malati, grazie alla collaborazione con personale sanitario e con altre onlus che operano nel medesimo settore.