Monza: un centro di recupero animali selvatici nel Parco?

L'Enpa Mb lancia la proposta all'amministrazione per la creazione nel polmone verde di un Cras (oltre alle aree per i cani).
Monza: Pasquetta 2020 nel parco chiuso per l’emergenza coronavirus
Monza: Pasquetta 2020 nel parco chiuso per l’emergenza coronavirus Fabrizio Radaelli

Le riflessioni si stanno concentrando su quei prati in grado di soddisfare al meglio le diverse esigenze. Perché la questione non è semplice: bisogna trovare il punto di equilibrio tra le necessità degli amici a quattro zampe, quelle della fauna selvatica che dimora all’interno del polmone verde di Monza e, ancora, quelle di tutti gli altri utenti del parco, che potrebbero non gradire la presenza cani liberi di correre in libertà, senza guinzaglio. 

Il Parco di Monza e le aree cani

Potrebbero fare al caso giusto «dei prati vicini alle porte di accesso», ma il condizionale è ancora d’obbligo: alla proposta stanno lavorando «sia gli assessorati di competenza, vale a dire Ambiente e Villa reale e Parco, sia il Consorzio». Lo anticipa l’assessora Arianna Bettin, che ha deleghe sul Parco e sulla Villa, ricordando che, del resto, anche il programma di coalizione a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra Paolo Pilotto scriveva nero su bianco che “il parco dev’essere dotato di aree cani, oggi inesistenti”. E se al momento resta ancora difficile individuare in maniera puntuale la loro collocazione, sulla fattibilità dell’iniziativa e sulla volontà di metterla finalmente a terra non sembrano esserci dubbi, tanto che Bettin precisa anche che «un modello da sperimentare potrebbe essere quello dell’area cani non recintata: un modello già applicato in altri parchi». 

Come, ad esempio, al vicino Parco Nord di Milano, che dedica anche alcune pagine del suo sito al tema della “conduzione dei cani al parco”. In sintesi: i cani devono essere sempre tenuti al guinzaglio, tranne nelle aree – segnalate da un’apposita cartellonistica – in cui i cani possono essere lasciati liberi. Faceva riferimento proprio al Parco Nord qualche giorno fa anche Giorgio Riva, presidente di Enpa Monza e Brianza, augurandosi di poter avviare presto un confronto con la nuova giunta perché, «per realizzare interventi del genere, di cui tanto si è discusso nel tempo, c’è bisogno di una precisa volontà politica». 

Gli animali selvatici e il Parco di Monza

L’istituzione di aree cani all’interno del Parco di Monza per cercare di azzerare il numero di incidenti e di aggressioni più o meno gravi che nel corso degli anni non ha mai smesso di crescere, è stata richiesta più volte a gran voce anche da parte di altre associazioni animaliste attive sul territorio, nonché da numerosi fruitori dello spazio verde. Ma sarebbero anche altri i punti su cui ragionare discutendo di parco e fauna selvatica. Riva ha le idee chiare e punta l’attenzione sull’opportunità di realizzare un Cras, un centro appositamente dedicato al recupero di tutti quegli animali selvatici che “vivono, nidificano, svernano, passano sul territorio italiano nelle loro rotte migratorie”, una struttura che in zona al momento manca – tanto che in caso di emergenza Enpa Mb collabora con il Cras del Wwf di Vanzago: «Sarebbe un sogno grande, questo: il nostro parco si presterebbe assolutamente ad accoglierne uno». Pronta la risposta dell’assessora Bettin, che precisa che «quello del Cras è uno dei temi che abbiamo sulla scrivania». 

E se al momento, in caso di necessità di pronto intervento per la fauna del parco, Bettin sottolinea che «i Park Angels possono svolgere anche questa attività», l’augurio di Riva è che «un giorno possa esserci nell’ambito del Consorzio del personale dedicato alla gestione delle diverse specie animali».