Monza, studentessa aziona accidentalmente spray urticante: polizia e ambulanze a scuola

Una studentessa ha azionato per sbaglio lo spray urticante in classe: lievemente intossicata con una compagna di banco
Monza: l’ingresso dell’istituto Mosè Bianchi
Monza: l’ingresso dell’istituto Mosè Bianchi Fabrizio Radaelli

Lo spiegamento di forze dell’ordine e di sanitari ha fatto pensare che nella mattinata di martedì 6 febbraio fosse successo qualcosa di grave all’istituto Mosè Bianchi di Monza. E invece, fortunatamente, tanto spavento ma nessuna seria conseguenza.

Verso le 10.30 in un’aula di prima della scuola di via della Minerva, una studentessa ha accidentalmente azionato la bomboletta di spray repellente al peperoncino che teneva in tasca e che porta con sé per sentirsi più sicura in quanto raggiunge la scuola in treno. Il vapore, per quanto in piccola quantità, ha colpito non solo la proprietaria della bomboletta ma anche la sua compagna di banco. Immediata la reazione delle due che hanno avvertito senso di bruciore e prurito soprattutto agli occhi.

Monza, azione accidentalmente spray al peperoncino in classe: lievemente intossicata con una compagna

L’insegnante presente in aula in quel momento – stando al racconto dei colleghi – ha allertato le collaboratrici scolastiche che si trovavano sul pianto. Immediata la richiesta di soccorso, vista la reazione delle due ragazze. Davanti alla scuola sono intervenute ben tre ambulanze, un’auto medica e due volanti della Polizia di Stato. Uno spiegamento di forze imponente che si è attivato preventivamente, pensando si trattasse di un atto volontario e potenzialmente pericoloso.

La due studentesse sono state poi medicate sul posto e non c’è stato bisogno di ulteriori accertamenti in ospedale. Anche le forze dell’ordine, accertata la natura accidentale dell’incidente, hanno poi ritenuto di non procedere con ulteriori indagini.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.