Un tranquillo venerdì di fine autunno trasformato in un giorno speciale per i giovani pazienti ospiti del Centro Maria Letizia Verga di Monza, che venerdì 30 ottobre hanno visto apparire alle loro finestre Spiderman, Batman e Capitan America.
I supereroi si sono calati dalla facciata e hanno raggiunto le stanze dei ragazzi costretti all’isolamento dalle terapie, ma anche dalla pandemia che dalla primavera ha bruscamente interrotto ogni contatto con l’esterno.
Saluti pugno contro pugno attraverso i vetri e felicità, ma più di tutto i sorrisi. Un evento alla vigilia di Halloween che ha richiesto una preparazione di più di due settimane da parte di Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma e Comitato Maria Letizia Verga e la complicità dell’impresa specializzata che proprio in questi giorni si sta occupando di lavori di tinteggiatura della facciata dell’ospedale.
«Il momento è particolare – racconta la dottoressa Francesca Lanfranconi, coordinatrice del progetto Sport Therapy nell’ambito del quale è maturata l’idea – anche perché in ospedale non accede più nessuno tra volontari e operatori esterni dal mese di marzo. Abbiamo quindi pensato a un regalo che fosse sostenibile dal punto di vista sanitario. Dietro alle maschere c’erano i tecnici dell’impresa Rope-Edil Maurizio Amato (Spiderman) e Vincenzo Romeo (Batman). e la guida alpina Massimiliano Gerosa (Cap.America) che nel programma Sport Therapy insegna il gesto tecnico dell’arrampicata. La loro disponibilità ha portato un momento di spensieratezza in particolare per chi si trova nel centro trapianti che sta in camera per settimane».
Il protocollo già rigido per la tutela dei pazienti ha subito la stretta imposta dall’emergenza coronavirus. Ma nessuno a Monza si è perso d’animo.
«Il programma Sport Therapy non ha mai chiuso è diventato una delle terapie della presa in carico e ha confermato risultati evidenti nel recupero fisico di pazienti in cura per malattie ematologiche grazie ad allenamenti di precisione».
Dove non è stato possibile organizzare allenamenti in presenza è venuta in soccorso la tecnologia con un canale Instagram aperto durante il lockdown attraverso cui il team di pediatri, medici dello sport, scienziati motori e osteopati ogni martedì ha proposto (e propone) allenamenti guidati. Oppure anche grazie a social come TikTok per muoversi divertendosi. E anzi, in uno dei momenti più difficili a livello internazionale, lo sguardo si è allargato anche all’Europa.
«Tagliato il traguardo dei tre anni di lavoro, l’obiettivo è far diventare Sport Therapy un progetto europeo: in estate abbiamo partecipato a un bando e entro l’anno nuovo sapremo come è andata», conclude la dottoressa. Intanto resta la soddisfazione per avere fatto incontrare i supereroi con i loro piccoli eroi.