Monza, sosta selvaggia alle fermate degli autobus: la protesta parte da Cantalupo

Auto e degrado alle fermate degli autobus di Monza. Parte da Cantalupo la richiesta di sistemare gli spazi di attesa, dove in alcuni casi si trova ancora il logo della Tpm. L’elenco delle vie di Monza dove le fermate degli autobus sono perennemente occupate dalle macchine è lunga.
Monza, auto parcheggiate lungo la fermata dell’autobus in viale Romagna
Monza, auto parcheggiate lungo la fermata dell’autobus in viale Romagna Andrea Trentini

Via Baracca, via Amati, via Metastasio, via Borsa, via Modigliani, via Ramazzotti, via Cavallotti e l’elenco delle vie di Monza dove le fermate degli autobus sono perennemente occupate dalle macchine sarebbe molto più lunga.

È ormai un’abitudine degli automobilisti sulla quale talvolta anche i vigili chiudono un occhio dato che spesso le vetture che parcheggiano nelle aree riservate alle fermate dei pullman non vengono multate.

I viaggiatori del trasporto pubblico sono ormai abituati ad aspettare il pullman i mezzo alla strada dato che l’area dedicata alla salita e discesa dall’autobus è occupata dalle vetture. La protesta parte da uno dei quartieri monzesi (Cederna-Cantalupo) dove il problema è particolarmente sentito dato che molti abitanti della zona utilizzano mezzi pubblici: «L’amministrazione comunale è responsabile della tutela delle infrastrutture, della viabilità e della sicurezza, deve far intervenire a chi di dovere per far rispettare le leggi e mettere in sicurezza sia i cittadini che utilizzano il servizio pubblico, sia i conducenti di linea, che hanno una responsabilità non indifferente sull’utenza stessa» dichiara Salvatore Russo, portavoce del quartiere Cederna-Cantalupo.
Anche la segnaletica orizzontale andrebbe rifatta dato che nei pressi di moltissime fermate ormai non è più visibile la linea gialla che delimita sull’asfalto la zona di carreggiata dedicata alla fermata del pullman.

In questa zona più volte è stata segnalata l’esigenza di sistemare il capolinea del Z206 in via Luca delle Robbia, invece pochi mesi fa è stata riqualificata la pensilina della fermata di via Poliziano, oggi non più utilizzata.
«Chiediamo di sistemare le diverse pensiline pericolanti in città – continua Russo – sarebbe un bel regalo di Natale per i cittadini che non hanno diritto a non incombere ha rischi come una possibile caduta della tettoia».

Con la sistemazione delle pensiline sarebbe anche opportuno aggiornare la segnaletica che, soprattutto per chi non è avvezzo all’utilizzo dell’autobus, è fuorviante. Per i viaggiatori che non sono strettamente monzesi non è chiara la corrispondenza tra i cartelli marchiati Tpm presso le fermate del pullman e i bus di linea Net, Agi o Atm. La segnaletica e la comunicazione del gestore del servizio, infatti, non sono ancora stati aggiornati: su molte paline, infatti, gli orari dei pullman sono ancora indicati con il logo di Tpm, la società monzese che da anni non si occupa più di trasporto pubblico (ma di gestione della sosta). Nulla a che vedere con i reali operatori del servizio sul territorio che oggi sono Net, Agi o Atm.