Monza: sensori elettronici per monitorare le piene del Lambro in caso di pericolo di esondazioni

Tre sensori elettronici installati sui ponti e un quarto in arrivo per monitorare l’altezza del fiume Lambro e avere alert tempestivi in caso di pericolo di esondazioni.
Monza sensori Lambro
Monza sensori Lambro

Sono tre i sensori elettronici installati su altrettanti ponti di Monza e un quarto è in arrivo: il loro lavoro consiste nel monitorare l’altezza del Lambro e avvertire tempestivamente in caso di pericolo esondazione.

Sono stati messi in via Cantore, via Grassi e via Mentana; il quarto sarà posizionato sul ponte di San Giorgio nelle prossime settimane. Dotati di ultrasuoni, sono in grado di misurare la distanza verticale tra la loro posizione e la superficie dell’acqua.

Il sistema consentirà quindi di formulare degli “early warning”, cioè segnalazioni di possibili esondazioni del fiume con adeguato anticipo per permettere alla Protezione Civile di mettere in moto la macchina degli interventi.

Trasmetteranno alla Centrale Operativa della Polizia Locale i dati ogni tre ore, ma in caso di criticità sarà possibile interrogarli ogni minuto.

«L’obiettivo di questa rete di sensori è di creare un laboratorio a cielo aperto – spiega l’assessore alla Protezione Civile Federico Arena – Un sistema, cioè, in grado di elaborare numerosi parametri tecnici sul livello delle acque del Lambro in diversi punti della città e trasmetterli in tempo reale alla Protezione Civile. Una tecnologia di ultima generazione che ci consentirà anche di poter monitorare con continuità l’andamento del livello del Lambro in modo da poter determinare delle soglie di allarme e, quindi, intervenire con maggiore tempestività ed efficienza».

L’installazione dei sensori è un passo per mettere in sicurezza la città di fronte al rischio idrogeologico: «Questi strumenti si inseriscono in una rete più ampia che, anche in funzione dell’andamento delle piogge registrate sull’intero bacino del Lambro, ci consentirà di avere un quadro della situazione significativo e ci permetterà così di fare scelte più consapevoli in tema di tutela del territorio», spiega l’assessore.