Monza: sempre più malati da lavoro, anche ansia e ipertensione da smart working

Incontro Inail-Anmi: in provincia di Monza e Brianza oltre 5mila infortuni sul lavoro denunciati da gennaio ad agosto, nove quelli mortali
I relatori del convegno sulla sicurezza sul lavoro Fabrizio Radaelli

Nuove tecnologie, “vecchi” infortuni. Malattie professionali nate nell’epoca del digitale e incidenti mortali sul lavoro che non accennano a diminuire. In occasione della settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro il comitato provinciale Inail di Monza (presieduto da Roberto Frigerio) con la sezione provinciale di Anmil ha organizzato un evento di approfondimento su “Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale”.

Incontro Inail e Anmil a Monza: smart working tra luci e ombre, anche denunce di infortuni

Protagonista assoluto del periodo pandemico, lo smart working oggi vive di luci e ombre. C’è chi lo preferisce al lavoro in ufficio perché non richiede spostamenti e chi denuncia problematiche legate all’isolamento, alla mancanza di “confini” (non solo fisici) tra vita professionale e vita familiare e all’aumento vertiginoso delle ore di lavoro. Anche se all’Inail sono già arrivate denunce di alcuni (pochi, in verità) infortuni occorsi a domicilio, la salute degli “smart” lavoratori viene “intaccata” nel corpo e nella psiche da pressioni derivanti dalle modalità del lavoro stesso. “Ci vengono segnalati casi di ansia, attacchi di panico, ipertensione, problemi cardiaci” ha rimarcato Massimiliano Pavan, responsabile della sicurezza dei lavoratori in un’azienda di Concorezzo. “Sarebbe necessario – ha aggiunto- adottare modalità ibride, garantire il diritto alla disconnessione”.

Sicurezza sul lavoro, incontro a Monza: 5mila infortuni denunciati in Brianza da gennaio ad agosto

La tecnologia, però, può essere utilizzata anche per migliorare la sicurezza dei lavoratori. Ugo Cardamone, responsabile del servizio prevenzione e protezione di STMicroelectronics ha illustrato l’impiego di droni, di sensori e di diversi dispositivi in situazioni che per gli uomini sarebbero estremamente pericolose.

Accanto al mondo ipertecnologico permangono gli infortuni, spesso gravi, le morti sul lavoro e in itinere. Moreno Cogliati, direttore territoriale Inail MB, ha ricordato che gli infortuni denunciati quest’anno (dati aggiornati ad agosto) nella nostra provincia sono stati 5009 contro i 5140 dell’anno scorso.

Nove (riferiti al luogo di residenza dei lavoratori) gli infortuni mortali contro i quattro dell’anno passato. In aumento le malattie professionali: 221 contro le 175 del 2023 (+ 26,3%). In Italia il 27% degli incidenti mortali avviene in itinere. A ricordare alcuni dei più gravi infortuni occorsi in fabbrica è stata la toccante rappresentazione teatrale della compagnia Teatro Officina. Tre studenti dell’IIS Meroni di Lissone hanno presentato un pregevole video inerente la campagna europea per la sicurezza sul lavoro