Monza: scoiattolo ucciso da un cane nei giardini reali, il monito di Enpa

Enpa prende posizione dopo la morte di uno scoiattolo, ritrovato ferito con i segni di una aggressione da parte di un cane nei giardini della Villa reale.
Enpa MB Scoiattolo grigio Parco Monza - foto di Samuele Parentella/Enpa MB
Enpa MB Scoiattolo grigio Parco Monza – foto di Samuele Parentella/Enpa MB

Uno scoiattolo è stato ritrovato ferito con i segni di una aggressione da parte di un cane nei giardini della Villa reale e, affidato dai Park Angels all’Enpa di Monza e Brianza in via San Damiano, è morto nonostante il tentativo di curarlo. La vittima è uno scoiattolo grigio e ora Enpa prende posizione contro chi non rispetta il regolamento del parco. Di nuovo, vien da dire.

Monza: scoiattolo ucciso da un cane nei giardini reali, il regolamento

Il regolamento è categorico – si legge in una nota – nei giardini della Villa Reale di Monza l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio è tassativo. Peccato che il divieto venga bellamente ignorato da tanti, troppi proprietari, con il risultato che i loro cani, specialmente se appartenenti a razze da caccia, sono lasciati liberi di inseguire tutti gli animali selvatici che capitano a tiro. A farne le spese sono stati spesso gli anatidi che popolano il laghetto, ma un po’ tutta la fauna selvatica è alla mercè di quattrozampe sguinzagliati da proprietari incivili e menefreghisti. Alcuni proprietari incitano addirittura i propri cani ad inseguire animali selvatici“.

Enpa MB Scoiattolo grigio ferito al Parco Monza
Enpa MB Scoiattolo grigio ferito al Parco Monza

Monza: scoiattolo ucciso da un cane nei giardini reali, il comportamento da tenere

Ma, oltre alla responsabilità dei proprietari dei cani, l’attenzione dell’Ente è anche nei confronti di chi avvicina la fauna selvatica per dare da mangiare o fare foto.

La colpa è degli umani – continua Enpa – Se da un lato esiste una responsabilità dei proprietari dei cani, dall’altro non si può ignorare la pessima abitudine di troppe persone che non vedono l’ora di dar da mangiare agli scoiattoli, di fotografarli, di toccarli, con genitori che spingono i bambini ad accarezzarli per immortalarli col cellulare. Gli scoiattoli rossi, i pochi rimasti, per loro fortuna sono rimasti molto diffidenti nei confronti dell’uomo. Non così quelli grigi che sono diventati sempre più confidenti e che ormai passano più tempo sul terreno a rimpinzarsi di noci e nocciole dalle mani dell’uomo che sugli alberi, esponendosi così a maggiori rischi di aggressione da parte dei predatori“.

Per concludere: “Gli scoiattoli grigi sono animali selvatici e come tali vanno rispettati. Si possono guardare e ammirare le loro evoluzioni da lontano, ma se sono attivi e in salute sono perfettamente in grado di procurarsi il cibo da soli“.