Monza ricorda Luca Falcon e il suo impegno per l’Africa con la moglie Gaia

Il consiglio comunale di Monza ha ricordato con Ilaria Guffanti la figura di Luca Falcon, morto mentre viaggiava in Africa col suo progetto di solidarietà.
Luca Falcon
Luca Falcon

«Sono tremendamente felice perché a 35 anni so ancora sognare». Sono le parole scritte da Luca Falcon il giorno del suo compleanno mentre, in sella a una moto, percorreva l’Africa per consegnare protesi ai bambini mutilati: il giorno dopo, il 3 marzo, i suoi sogni sono stati spezzati da un camion.

Monza ricorda Luca Falcon: morto in incidente stradale, portava in Africa le protesi rigenerate per gli amputati

Luca era veneto, ma la moglie Giulia è di Monza e lunedì 25 marzo Ilaria Guffanti di Monzattiva ha ricordato in consiglio comunale questo ragazzo «straordinario» che nel 2016 ha perso una gamba in un incidente in moto.
Nel 2020 lui e Giulia hanno fondato l’associazione Karma on the road con cui hanno recuperato e riadattato le protesi conservate nelle cantine e soffitte di molte famiglie dato che ogni cinque anni il servizio sanitario fornisce alle persone amputate arti nuovi. I due giovani hanno portato quelli rigenerati ai ragazzi amputati, spesso in seguito alle guerre, di tanti villaggi africani. In Italia, oltre ad alimentare continuamente la raccolta di materiale, hanno organizzato gruppi di supporto a persone amputate con l’intervento di psicologi e fisioterapisti.

Monza ricorda Luca Falcon: il documentario in realizzazione con le testimonianze raccolte in viaggio

Luca nel suo ultimo viaggio, ha aggiunto la consigliera della lista civica, oltre a consegnare le protesi stava raccogliendo le testimonianze per un documentario che mostrerà quanto è cambiata la vita delle persone grazie alle loro azioni. I suoi funerali si sono svolti domenica 24 con rito laico a Sona, in un campo da rugby su cui si affaccia il loro balcone di casa.

Monza ricorda Luca Falcon: le parole di Ilaria Guffanti in consiglio comunale

«Lavoro da anni con la mamma di Giulia – ha raccontato la Guffanti – e ho sempre seguito da vicino la loro attività: Giulia non smetterà di recuperare le protesi e realizzerà» il docufilm per il quale avevano trovato uno sponsor pronto a finanziarlo. Il Comune, ha auspicato, potrebbe sostenere le iniziative di Karma on the road sensibilizzando i cittadini e promuovendo le proiezioni quando l’opera uscirà.