Aveva compiuto 96 anni il 3 settembre don Ercole Gerosa, sacerdote monzese, fine biblista, per anni animatore del centro sociale di via Tazzoli a Monza. Si è spento giovedì 21 novembre nella residenza San Felice di Segrate dove era ricoverato dall’8 novembre.
Monza piange don Ercole Gerosa, le tappe del suo percorso religioso
Colto, appassionato delle Scritture ma anche generoso e gioviale. Chi l’ha conosciuto lo ricorda così. Nato a Monza è stato ordinato nel duomo di Milano nel 1956 e poi inviato con l’incarico di vicario parrocchiale ad Aicurzio, dove è rimasto fino al 1958 prima di essere trasferito a Rho, sempre come vicario parrocchiale e poi nella parrocchia di San Michele dove è stato parroco fino al 1967. In quell’anno fu nominato vicerettore del collegio arcivescovile di Seregno dove è rimasto alla guida della scuola fino al 1978.
Monza piange don Ercole Gerosa, la presenza per trent’anni a San Fruttuoso
Moltissimi nel quartiere monzese di San Fruttuoso lo ricordano per il suo impegno a servizio della cura pastorale del centro sociale di via Tazzoli. Proprio qui è stato direttore del pensionato dal 1978 e fino al 2009, anno in cui ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età. Da allora la struttura (che è di proprietà comunale) è gestita dalla cooperativa Monza 2000. Dopo il termine del suo incarico di direttore del pensionato è rimasto a vivere a San Fruttuoso.
Nella struttura di via Tazzoli animava ogni domenica la messa, nella sala appositamente allestita per le celebrazioni, ma non solo. Sempre nella sala eventi, adibiti a cappella per le funzioni religiose, don Ercole ha organizzato e proposto per anni lezioni sulla Bibbia e le scritture aperte agli ospiti del pensionato ma anche ai cittadini curiosi del quartiere. Biblista raffinato ha curato anche alcuni documentari dedicati alla Terrasanta per la televisione.
Monza piange don Ercole Gerosa, nessuno ha più celebrato messa nella cappella
Dopo che ha lasciato il centro sociale di via Tazzoli, nel 2009, nessuno ha più celebrato la messa nella cappella. Ha voluto anche lasciare alla biblioteca della struttura una parte cospicua dei suoi testi, per la maggior parte saggi e opere di teologia. Una donazione che, nelle intenzioni di. alcuni cittadini, avrebbe potuto costituire il primo nucleo di una futura (poi mai realizzata) biblioteca di quartiere, proprio nei locali del centro sociale.
La cappella ancora oggi è destinata al culto anche se non è più utilizzata da tempo per la celebrazione della messa. Un progetto del bilancio partecipativo risalente ancora al 2017, e mai realizzato, prevedeva il recupero di quella stanza per la realizzazione di una sala polifunzionale pensata per accogliere eventi rivolti ai cittadini del quartiere, ma anche spettacoli teatrali e musicali. I lavori per la riqualificazione della sala sono iniziati nel 2021 ma di fatto lo spazio non è mai stato riaperto al pubblico.