Costerà quasi un milione di euro in più del previsto la riqualificazione della ex Borsa di Monza: il Comune ha aggiornato il quadro economico dell’intervento che, a causa dell’adeguamento dei prezzi, è salito dai 7.962.000 euro stimati a 8.800.549 euro.
La cifra rappresenterà la base d’asta con cui il municipio bandirà la gara per affidare il recupero dell’edificio inagibile da una decina di anni. La ditta che si aggiudicherà l’appalto dovrà consolidare l’immobile, rifare gli impianti, allestire le aule, i laboratori e gli spazi per i docenti: al termine dei lavori, che dovrebbero protrarsi per quasti due anni, gli studenti del liceo Nanni Valentini potranno lasciare la succursale di via Magenta e tornare nel complesso della Villa Reale.
Ex Borsa di Monza: dieci di chiusura, cinque di attesa
L’avvio dei cantieri dovrebbe segnare l’inizio dell’ultima fase del percorso rallentato da molte battute d’arresto: la ristrutturazione dell’ex Borsa, chiusa dalla giunta guidata da Marco Mariani in quanto a rischio crolli, nel 2017 è stata inserita dalla Regione tra gli interventi del Patto per la Lombardia finanziati con i fondi stanziati dal Governo Renzi.
Secondo l’accordo firmato con l’amministrazione monzese dal Pirellone avrebbero dovuto arrivare in municipio 3.981.000 euro: l’intesa è, però, rimasta nel cassetto in attesa che piazza Trento e Trieste pianificasse l’intervento e ottenesse le autorizzazioni necessarie da Sovrintendenza e Vigili del Fuoco. Il disegno è stato realizzato dal raggruppamento di studi professionali Litos Progetti e a novembre le giunte Pilotto e Fontana hanno firmato la nuova convenzione che permetterà di sbloccare le risorse del Pirellone.