Il sipario del teatro Corallo di via Lecco è calato al termine della stagione di cineforum dell’anno 1984. Allora il biglietto si pagava in lire, a guidare Monza era il democristiano Elio Malvezzi e l’Italia aveva Sandro Pertini come presidente della Repubblica. Alla fine di quella stagione il teatro, che fu punto di ritrovo per generazioni di ragazzi di San Gerardo e non solo, chiudeva i battenti per ragioni di sicurezza.
Sono passati trentadue anni da allora e il Corallo è rimasto sempre lì, affacciato a ridosso di quello che oggi è il centro civico San Gerardo, abbandonato e fatiscente, con la sua insegna retrò a raccontare una storia che le nuove generazioni difficilmente conoscono.
Dal ricordo di ciò che questo teatro è stato e soprattutto che potrà ancora essere è nato un progetto di recupero e rilancio, frutto della collaborazione tra la parrocchia San Gerardo e l’associazione culturale Radio Atva, promotrici dello spettacolo di cabaret “Salviamo il Corallo”, che si svolgerà domenica 18 settembre alle 16 al teatro Manzoni per avviare una raccolta fondi.
«A me piace di più uno slogan tipo “Tutti in ballo per il Corallo” – precisa il parroco don Massimo Gaio – Il nostro oratorio vanta una compagnia teatrale giovanile di oltre cento elementi, sarebbe importante per i ragazzi avere un proprio teatro dove preparare gli spettacoli».
Il progetto di recupero non prevede però solo il restauro del vecchio teatro, oggi adibito a magazzino della Conferenza San Vincenzo. La Curia di Milano, proprietaria dell’immobile, intende avviare un più ampio programma di recupero dell’intero edificio, un tempo parte dell’oratorio femminile. Dall’esterno si nota ancora l’ingresso dell’antica cappella di Sant’Agnese, risalente alla fine dell’Ottocento. Serviranno circa 3 milioni di euro per rimettere a nuovo lo stabile e dunque anche il Corallo.
«Vorrei dedicare alcuni spazi dell’edificio all’esercizio della carità – spiega don Gaio – magari realizzando anche qui a Monza un Refettorio ambrosiano simile a quello avviato a Milano, e ricavare anche spazi da destinare alla parrocchia e alcuni appartamenti per ospitare i famigliari dei pazienti ricoverati negli ospedali della città».
Dunque un primo passo, lo spettacolo al Manzoni, per iniziare ad accendere i riflettori su questo pezzo di storia monzese dimenticato, per raccontare alle nuove generazioni cosa è stato e quanto ha significato il Corallo e soprattutto rilanciarlo alla città come centro culturale e luogo di incontro. Un primo piano di interventi venne ipotizzato nel 1995 durante la prima giunta Mariani. Poi però non se ne fece nulla.
«Questa – si augura Andrea Magro, organizzatore dello spettacolo di cabaret al teatro Manzoni – sarà la volta buona, il Corallo tornerà a fare cultura in città».
Domenica al Manzoni tanti gli ospiti del piccolo schermo, artisti di Zelig, Colorado ed Eccezionale veramente. Il costo del biglietto è di 15 euro per gli adulti e 5 per i bambini. È possibile acquistare i biglietti in alcuni negozi del centro e direttamente in teatro.