Due nuovi strumenti di ultima generazione all’ospedale San Gerardo di Monza che nell’ultima settimana ha inaugurato una Bobina Breast per effettuare biopsie del seno con guida della risonanza magnetica e un nuovo ecografo 3D nella struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini. Apparecchiature all’avanguardia nel campo della prevenzione.
Il nuovo ecografo utilizza gli ultrasuoni per ottenere immagini istantanee e tridimensionali (di organi e parti del corpo) e integra al suo interno tutti i più recenti sviluppi tecnologici della diagnostica ecografica.
“Le nuove sonde ecografiche installate sull’apparecchio – spiega il dottor Rocco Corso, direttore della Struttura – posseggono un elevato potere di penetrazione degli ultrasuoni permettendo di esplorare organi interni anche in sede profonda, mantenendo alti livelli di risoluzione che favoriscono maggior precisione e dettagli durante l’esame, con il risultato di arrivare a diagnosi precise che consentono di indirizzare precocemente la persona ad ulteriori esami”.
La semplicità e la rapidità di impiego lo rendono versatile a un utilizzo interdisciplinare. Non ultima l’integrazione con la rete informatica intraospedaliera dove convergono tutte le immagini radiologiche, che permette una elaborazione e l’archiviazione delle immagini digitali acquisite.
La nuova bobina Breast è stata dall’Associazione Qui Donna SiCura alla Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini – interventistica.
“La risonanza magnetica della mammella è un esame diagnostico molto potente, per elevata qualità e risoluzione delle immagini – continua il dottor Corso – che permette di identificare noduli molto piccoli, spesso impalpabili e invisibili con le metodiche tradizionali, studiandone la dinamica di vascolarizzazione attraverso l’utilizzo del mezzo di contrasto. Si tratta di un esame complementare e di approfondimento alla mammografia ed ecografia mammaria. È l’esame più sensibile che esista oggi in ambito senologico, da impiegare su precise e specifiche indicazioni valutate da specialisti in ambito senologico (radiologo e senologo)”.
“Questa procedura è eseguibile in pochissimi centri in Italia – aggiunge la dottoressa Anna Abate, medico della radiologia senologica – l’ausilio di questa bobina appositamente creata, caratterizzata da una griglia che poggia direttamente sul seno da biopsiare, permette di calcolare esattamente la posizione del nodulo stesso attraverso un’analisi e misurazioni dettagliate delle immagini acquisite”.
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“Tecnologie di ultima generazione, multidisciplinarietà dell’approccio, tempestività e precisione della diagnosi consentono alla nostra Azienda di aumentare le capacità diagnostiche a favore dei pazienti e di essere sempre all’avanguardia sotto il profilo della cura”, sottolinea il direttore generale della ASST di Monza Mario Alparone.
Il sindaco. “Nella nostra città – dichiara il sindaco Dario Allevi – la cultura della prevenzione è forte e consolidata grazie soprattutto all’energia di soggetti del terzo settore come l’associazione Qui Donna SiCura che, da anni, porta avanti la propria missione con passione, competenza e tanto lavoro. Tutti insieme abbiamo il dovere di continuare in quest’azione per rendere sempre più consapevoli i cittadini dell’importanza della diagnosi e della prevenzione”.
L’associazione. “Anche io mi associo ai ringraziamenti – spiega Mariuccia Corbetta, vicepresidente dell’associazione Qui Donna SiCura –. In particolare a Monica e Alessandro della gioielleria Lo Scrigno di Monza, sempre molto vicina alla nostra associazione, perché l’80 per cento dell’acquisto di questa bobina è stato anche per merito loro”.
Le istituzioni. “L’obiettivo di Regione Lombardia è di migliorare costantemente le apparecchiature e i macchinari delle strutture sanitarie per permettere una maggiore qualità ed efficienza nella cura di patologie che colpiscono nel fisico ma anche nell’animo i pazienti coinvolti – conferma Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia – Ecco perché risulta fondamentale che istituzioni e associazioni come Qui Donna SiCura facciano squadra per sostenere l’acquisto di attrezzature sempre più innovative per la cura delle neoplasie, come ad esempio questa bobina in grado di effettuare biopsie mirate con una procedura che solo pochissimi centri in Italia riescono ad eseguire. La prevenzione e la precisione con cui vengono svolti gli esami radiologici permettono una diagnosi precoce e maggiori possibilità di cura per i pazienti”.