Almeno da gennaio aveva ripreso a picchiare la moglie, un’italiana 43enne. Un recidivo. Già lo scorso anno, a giugno, era stato arrestato con la medesima accusa, maltrattamenti in famiglia, in flagranza di reato. Processato e sottoposto alla misura dell’obbligo di firma, fino a ottobre 2015, trascorsi un paio di mesi ha ricominciato a menare la moglie, senza neppure badare al fatto che in casa, con loro, un appartamento di San Rocco, ci fosse anche la loro bambina.
Dopo quasi un anno di vessazioni e botte, la sera di Santo Stefano la donna ha avuto il coraggio di chiamare le forze dell’ordine: «Aiuto – ha gridato al telefono – mio marito mi ha preso a schiaffi e ora mi sta minacciando con un coltello». Al loro arrivo i carabinieri della aliquota radiomobile hanno immediatamente bloccato l’uomo, un 31enne di origini tunisine, tratto in arresto, di nuovo, per maltrattamenti in famiglia.
Si è reso necessario anche l’intervento di un’ambulanza: il personale sanitario ha prestato soccorso sul posto alla vittima, che ha rimediato vistose contusioni al volto, poi trasportata all’ospedale San Gerardo dove i medici le hanno riconosciuto una prognosi di 15 giorni.