Monza: M5S contro il potenziamento dello svincolo della tangenziale Nord

Il Movimento dice no al potenziamento previsto dalla Regione. Intanto giovedì 11 assemblea pubblica per parlare del piano con l'amministrazione comunale.
MONZA SERRAVALLE TANGENZIALE NORD
MONZA SERRAVALLE TANGENZIALE NORD FABRIZIO RADAELLI

«Al posto altre colate di cemento, Fontana e la sua Giunta dovrebbero mantenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale eliminando i caselli a pagamento a Sesto San Giovanni e ad Agrate Brianza, vera causa di ingorghi»: parla così Marco Fumagalli (portavoce di M5S Brianza Est) a proposito del progetto di potenziamento dello svincolo di Sant’Alessandro a Monza, nel quartiere di San Rocco, toccata dalla tangenziale Nord.

Il progetto rientra nei capitoli di investimenti nelle infrastrutture in vista delle Olimpiadi invernali 2026, stabiliti dalla Regione, ma l’intervento ha sollevato più che dubbi tra i residenti e ampie riserve anche in consiglio comunale. «Chiunque conosca il territorio sa bene che gli automobilisti, pur di non pagare l’odioso pedaggio, si riversano sulla viabilità ordinaria causando un enorme traffico per le strade cittadine, traffico che poi va a riversarsi sullo svincolo A52 tangenziale Nord a Monza, che non avrebbe bisogno di alcun potenziamento, se Fontana eliminasse i caselli come promesso. Senza contare che l’eliminazione del casello renderebbe più fluido lo scorrimento sulla tangenziale stessa».

Monza: potenziamento dello svincolo della tangenziale Nord, l’incontro pubblico

Del progetto se ne parla a Monza giovedì 11 gennaio, quando alle 20.30 al centro civico di San Rocco, in via D’Annunzio, è in programma un incontro pubblico con l’assessore Giada Turato, che si sta occupando dell’intervento per conto della giunta Pilotto. «Anziché venire incontro alle esigenze di cittadini e automobilisti, Regione Lombardia preferisce impegnarsi con un nuovo appalto milionario e asfaltare ovunque possibile – aggiunge intanto Fumagalli -. Poco importa se il traffico è insopportabile, l’aria irrespirabile e vengono sperperati soldi pubblici, l’importante è continuare a impegnare risorse pubbliche in opere inutili».