Monza: lezione di biodiversità sul Montagnone di San Fruttuoso

Sessanta ragazzi delle quarte della scuola primaria Alfieri di Monza hanno preso parte alla scoperta (sul campo) del parco del Montagnone, a San Fruttuoso.
Monza lezione di Agronomia sul Montagnone a San Fruttuoso

Sono sessanta i ragazzi delle classi quarte della scuola primaria Alfieri, a Monza, che nei giorni scorsi hanno preso parte alla scoperta (sul campo) del parco del Montagnone, nel quartiere San Fruttuoso.

Scuola sul Montagnone: lezione a cielo aperto

Un progetto ideato e realizzato dal Gruppo naturalistico della Brianza e associazione Vivai ProNatura. Un sodalizio, quello tra le due realtà, pensato in più tappe e che è culminato con l’escursione sulla collinetta verde che domina il quartiere. Una lezione a cielo aperto che ha seguito altri due momenti didattici, che si sono svolti in aula, incentrati su geologia e agronomia. Al centro degli incontri e dell’uscita didattica c’è stato soprattutto il tema della biodiversità, e «la necessità di introdurre elementi di natura in città», ha spiegato Stefano Mauri, promotore del progetto.

Scuola sul Montagnone: il progetto

«Abbiamo offerto ai bambini i principi fondamentali dell’educazione ambientale e civica utilizzando il gioco come strumento di apprendimento – ha aggiunto Maurisoprattutto i giochi del passato, quelli che utilizzavano elementi e materiali di riciclo per creare manufatti fantasiosi».

Il progetto più ampio proposto dal Gruppo naturalistico della Brianza ha preso il via nel 2021 con la piantumazione dell’aiuola della biodiversità vegetale proprio sul crinale sud – ovest del Montagnone. «Parallelamente a questo gesto concreto abbiamo voluto dare vita al progetto “L’ambiente che vorrei” proposto al comprensivo San Fruttuoso, per valorizzare una delle aree verdi più importanti del quartiere», aggiunge Mauri. Sono nati quindi i tre incontri.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.