Nato da meno di un anno, cresciuto durante la pandemia, l’Armadio dei poveri di Monza è diventato nel giro di qualche mese un vero e proprio punto di riferimento per la solidarietà. A lanciare l’iniziativa sui social è stata la monzese Roberta Campani. «Vent’anni fa ero volontaria all’armadio dei poveri di Lesmo, allora gestito dalla Caritas. Fu un’esperienza bellissima. Dopo tanti anni – spiega Campani – ho voluto ricreare quel progetto anche a Monza, con l’idea di aiutare non solo i bisognosi della mia città, ma anche dei comuni circostanti».
In dieci mesi sono state una trentina le famiglie raggiunte dalla solidarietà dell’Armadio dei poveri, e più di 1.700 le donazioni fatte: dagli abiti alla biancheria per la casa, dal sostegno alimentare ai prodotti per l’infanzia. Una vera e propria montagna di aiuti che oggi ha bisogno di uno spazio adeguato.
«Ci servirebbe un magazzino, preferibilmente a Monza, di circa cento metri quadrati – continua Roberta Campani – dove poter stoccare e organizzare tutte le donazioni che ci arrivano ma dove creare anche un vero armadio a disposizione dei più bisognosi, dove chi ha bisogno può venire a prendere gli abiti per sé e la propria famiglia». Oggi sono quattro le volontarie che affiancano Roberta Campani nel suo lavoro quotidiano di raccolta e distribuzione degli aiuti. Tutte le info sono disponibili sulla pagina Facebook L’Armadio dei poveri.