Monza, la protesta in consiglio dei residenti delle case popolari

Residenti delle case popolari di Monza riuniti per chiedere al Comune la revisione degli affitti pazzi (più 200 per cento). Malgrado il freddo e la pioggia un nutrito gruppo di una cinquantina di residenti si è riunito giovedì sera sotto l’Arengario per manifestare e poi raggiungere il Consiglio comunale.
Monza, la protesta in consiglio comunale degli inquilini delle case popolari
Monza, la protesta in consiglio comunale degli inquilini delle case popolari Fabrizio Radaelli

Residenti delle case popolari di Monza riuniti per chiedere al Comune la revisione degli affitti pazzi con impennate che raggiungono il più 200 per cento. Malgrado il freddo e la pioggia un nutrito gruppo di una cinquantina di residenti si è riunito giovedì sera sotto l’Arengario per manifestare la loro protesta e poi raggiungere il Consiglio comunale.

In testa al corteo Michele Quitadamo, responsabile del comitato dei residenti delle case popolari, che ha raccolto il disappunto e le problematiche dei condomini. Persone che, per la maggior parte anziane e con pensioni molto basse, a causa di questi forti aumenti spendono oltre la metà delle entrate nel pagamento affitto e bollette, oltre a disoccupati, persone in cassa integrazione e diversamente abili.

Un’occasione anche per chiedere maggiore attenzione e sensibilità da parte delle istituzioni e soprattutto interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria agli edifici. Tante e spesso comuni le lamentele dei manifestanti: mancanza di derattizzazione con topi nelle cantine e nei giardini, finestre rotte, facciate che cadono a pezzi, presenza di abusivi, poco controllo nell’assegnazione degli alloggi, malfunzionamento del teleriscaldamento da poco installato con mancanza di acqua calda e soprattutto un atteggiamento di disinteresse e di abbandono da parte delle istituzioni.