Monza, la pediatra con troppi pazienti lascia Cederna: alle famiglie resta solo il San Gerardo (per ora)

Il medico con troppi pazienti ottiene il trasferimento altrove, a Cederna non è ancora arrivato un nuovo dottore e alle famiglie del quartiere Cederna resta solo l’ospedale San Gerardo. La pediatra Villa era arrivata a seguire 1.140 bambini. I genitori: «Per noi è una sconfitta».
Monza Pediatra - foto generica
Monza Pediatra – foto generica Fabrizio Radaelli

I genitori di Cederna tornano a far sentire la propria voce perché la “questione pediatra” ancora non è stata risolta. Una storia fatta di lungaggini burocratiche e di problemi che si accumulano senza essere risolti, tutto mentre la dottoressa Maria Teresa Odette Villa si prepara al trasferimento


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Oggi i pazienti in esubero e i nuovi in arrivo sono finiti sulle spalle di un altro medico e il nuovo pediatra in quartiere ancora non è arrivato. E, allora, chi ha bisogno di un consulto urgente ormai ha smesso di tenere come punto di riferimento l’ambulatorio di via Rota 31, finendo per rivolgersi direttamente ai medici del pronto soccorso. Una soluzione che da sempre il sistema sanitario cerca di scongiurare proprio per evitare di intasare ulteriormente lo stesso ospedale.

Un passo indietro: l’allarme è scattato alla fine di ottobre, con una ricca raccolta firme (sottoscritta in poco tempo da oltre 150 persone) e una richiesta di intervento alle istituzioni – convocate tutte, dal prefetto in giù, compresi due assessori regionali e il presidente dell’ordine dei medici di Monza e Brianza. Perché l’unica pediatra presente nel quartiere di Cederna, la dottoressa Villa, si è ritrovata a dover curare e assistere 1.140 bambini, quando il numero massimo stabilito per legge sarebbe di 800.

Pur di prendersi cura di tutti i pazienti, hanno spiegato i genitori del quartiere, la dottoressa da mesi resta in studio fino a tarda sera: «L’attesa in ambulatorio continua ovviamente ad allungarsi, soprattutto in questo periodo dell’anno ricco di malanni e di influenze, e prendere la linea in studio è praticamente impossibile», hanno proseguito.

Come promesso all’inizio di novembre, Ats Brianza nel giro di un paio di settimane ha pubblicato un “ambito carente straordinario” per individuare un pediatra di famiglia, nell’ambito di Monza e di Villasanta, con il vincolo di aprire un ambulatorio espressamente nel quartiere di Cederna e ha smesso di assegnare alla pediatra nuovi piccoli pazienti – se non cinque in virtù di ricongiungimenti familiari o eccezioni consentite. Ma la burocrazia segue tempistiche proprie e la dottoressa Villa ha fatto prima a ottenere il trasferimento che l’aiuto di un nuovo medico.

«Per noi – hanno concluso i genitori – si tratta di una sconfitta: non avremmo mai voluto perdere una professionista dal così grande valore umano e professionale».