Questa volta in Provincia incrociano le dita: la nuova gara per il completamento della tangenzialina dell’ospedale non è andata deserta. È già un buon risultato visto che le precedenti due non avevano suscitato l’interesse di aziende disposte a terminare il tunnel sotto via Boito che dovrà unire la Valassina alla variante della Sp6 Monza-Carate.
Nei prossimi giorni i tecnici di via Grigna termineranno l’esame delle offerte presentate dalle aziende e valuteranno se assegnare l’intervento che, a base d’asta, ha un valore di 2.912.112 euro, Iva esclusa. I lavori per collegare i tronconi dell’arteria già realizzati partiranno da via Nobel e dovrebbero protrarsi per 215 giorni: se tutto girerà per il verso giusto il collaudo dei 498 metri, di cui 356 interrati, che consentiranno di raggiungere il San Gerardo dalla Valassina, potrebbe coincidere con il ventesimo anniversario dell’avvio dell’intervento, iniziato nel 2000 dalla Provincia di Milano. La tangenzialina, che secondo le stime sarà percorsa da diverse migliaia di veicoli ogni giorno, dovrebbe alleggerire il traffico di attraversamento nei quartieri al confine con Monza, Lissone e Vedano: proprio i residenti in quelle zone prima hanno patito i disagi dei cantieri incuneati tra le case e sotto i cortili e ora continuano a sopportare le code che alle ore di punta si formano lungo via Boito e le sue laterali.
La terza versione del capitolato di gara è il frutto dei confronti avviati dai tecnici della Provincia con le associazioni di categoria, tra cui Assimpredil-Ance, per cercare di capire le cause della scarsa appetibilità di un appalto dall’importo tutt’altro che esiguo. Le modalità tecniche chieste per terminare la galleria e concludere il progetto sono rimaste invariate mentre sono stati modificati i criteri di valutazione di quelle che vengono considerate migliorie e che garantirebbero un punteggio maggiore ai partecipanti.