Monza, investì e uccise Matteo Trenti: patteggia un anno e resta libero

Si chiude col patteggiamento a 1 anno la vicenda giudiziaria relativa alla morte di Matteo Trenti, il sedicenne investito la notte del 31 marzo di un anno fa da un automobilista mentre attraversava via Azzone Visconti a Monza in bicicletta.
Monza, Matteo Trenti - foto da Facebook
Monza, Matteo Trenti – foto da Facebook Redazione online

Si chiude col patteggiamento la vicenda giudiziaria relativa alla morte di Matteo Trenti, il sedicenne investito la notte del 31 marzo di un anno fa da un automobilista mentre attraversava via Azzone Visconti a Monza in bicicletta. Condannato a 1 anno, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, per l’automobilista imputato, il 26enne Andrea Benazzi. Il patteggiamento è stato ratificato martedì il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci.


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La pena di 1 anno di reclusione con la sospensione condizionale è stata concordata tra i difensori dell’imputato e il pm della Procura di Monza perché l’automobilista, descritto come un ragazzo a sua volta giovane rimasto prostrato per la morte del sedicenne e totalmente incensurato, non è risultato ubriaco o sotto l’effetto di droghe durante la guida.

Al momento della tragedia viaggiava a una velocità di una ventina di chilometri orari superiore a quella di 50 consentita in città dal codice della strada. L’automobilista si era fermato dopo l’investimento chiamando i soccorsi.

Matteo Trenti era stato investito in via Visconti mentre rientrava a casa in bicicletta dopo una riunione del gruppo scout che frequentava fin da «lupetto». Quella sera aveva scelto un percorso un po’ più lungo per accompagnare altri amici in bicicletta.