Monza, in 1.700 per le “Pulizie” Ma i grandi marchi non rispondono

Record battuto: alla seconda edizione delle Pulizie di primavera” organizzate dal Comune, saranno 1.700 i volontari. Con un rammarico, dice il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti: l’appello ai proprietari degli immobili in centro e soprattutto anche i grandi marchi commerciali. Caduto nel vuoto.
Domenica 6 aprile le Pulizie di primavera di Monza
Domenica 6 aprile le Pulizie di primavera di Monza

Un po’ lo temevano il rischio flop: dopo il successo incassato l’anno scorso, che il bis potesse cadere nel vuoto, era un fantasma con cui fare i conti. E invece non è andata così e tra dieci giorni saranno 77 sette le iniziative della seconda edizione della Pulizie di primavera di Monza.

E sono 1.700 i cittadini che hanno aderito alla richiesta della giunta di Roberto Scanagatti di rimboccarsi le maniche per un giornop e dare una rassettata alla loro città. Che diventano 1.800 se nel conto si mettono anche i dipendenti del Comune, i volontari Gev, i nonni civici e la protezione civile, che supporteranno le tante iniziative in programma in città il 6 di aprile. «Ci saranno anche tutti gli assessori – assicura il sindaco – altrimenti ritiro loro la delega».

Record di adesioni superato, rispetto ai 1.500 dello scorso anno, e un rammarico: «Le iniziative comunali riguarderanno il patrimonio pubblico. Ci sarebbe bisogno anche dell’aiuto dei privati sulle loro proprietà. Qui in centro ci sono graffiti che sono presenti da talmente tanto tempo che drammaticamente nemmeno ci si fa più caso. ma non può essere così», ha annotato Scanagatti. «Ho mandato lettere ai proprietari di immobili del centro o ai grandi marchi commerciali che occupano alcuni stabili, per esempio in via Vittorio Emanuele. Chiedendo loro di intervenire in questa occasione. Ma il nostro appello è caduto nel vuoto. Mi auguro ci sia un ripensamento. Di certo così non si può andare avanti» ha proseguito.

E ancora: «È nel loro interesse intervenire e pulire. Noi stiamo cercando di fare il possibile per rendere più attrattiva la città, anche in vista dei prossimi mesi, quelli di Expo. Ma devono fare la loro parte. Ci sono marchi che investono centinaia di migliaia di euro per la loro immagine. Potrebbero anche pulire il muro esterno di fianco al loro marchio».