Monza: il progetto coccole al Gattoparco per i mici troppo bisbetici

Il Gattoparco di Sant'Albino ha aperto il Progetto Coccole per i gatti troppo diffidenti nei confronti degli uomini: come e quando funziona.
Matisse degli aristogatti
Anche Matisse degli Aristogatti a volte prova a fare il bisbetico

«L’idea è quella di accorciare le distanze tra umani e Bisbi». Bisbi sta per bisbetici: sono i gatti che hanno avuto un trascorso difficile e che necessitano di tempo per tornare a fidarsi dell’uomo. Il “Progetto Coccole” nasce per questo motivo e conta ormai una schiera di affezionati pronti, due volte al mese, a dispensare grattini: succede a Gattolandia, associazione che dal 2007 si prende cura dei mici meno fortunati.

Per il “Progetto Coccole” il gattoparco di via Sardegna, a Sant’Albino, apre le sue porte ogni secondo e quarto giovedì del mese: appuntamento dalle 20.30 alle 22.30 «con giochini e leccornie». Per partecipare è necessario inviare una mail a progetto.coccole@gattolandia.org o compilare l’apposito form disponibile su gattolandia.org (sezione “Eventi”).

Gattolandia, il progetto coccole e i “bisbi”

«Il gattile non è il punto di arrivo di nessun gatto», spiega la consigliera Manuela Monitto, volontaria di Gattolandia dal 2007 e sua socia dal 2013: «Per questo ci siamo inventati il “Progetto Coccole” e siamo felici di essere riusciti a far adottare nel corso degli anni circa una ventina di “Bisbi”». Arrivano a Sant’Albino da tutta Italia, perché «sono pochi i rifugi disponibili alla loro accoglienza». L’iniziativa ha subito riscosso un buon successo: tra i suoi obiettivi, anche quello di consentire ai mici un’interazione differente da quella che potrebbero instaurare con i soli volontari, «così da abituarli alla presenza dell’uomo e facilitare la loro adozione».

Ma il “Progetto Coccole” non liscia solo il pelo arruffato dei gatti più scorbutici: a beneficiarne sono anche gli esseri umani, che «tornano a casa pieni di peli e soddisfatti di aver donato grattini e coccole a chi ne aveva davvero bisogno». Le serate, aperte di volta in volta a un numero ristretto di persone, sono monitorate dai volontari dell’associazione, che «raccontano ai partecipanti la storia dei gatti presenti e di quelli che, nonostante fossero tanto selvatici e spaventati, grazie ai frequenti contatti con i volontari e con le coccole del progetto, sono riusciti a lasciare il Gattoparco perché finalmente adottati».

Il Gattoparco a Monza: il progetto nato nel 2007

La onlus nasce nel 2007 a Cusano Milanino: grazie a una donazione della sua presidente, Laura Terenghi, riesce successivamente a trasferirsi a Monza. Alla realizzazione del Gattoparco hanno collaborato numerosi volontari, utilizzando spesso e volentieri materiali di recupero. Sono circa un centinaio le persone che, a diverso titolo, gravitano attorno alla onlus. La sede di via Sardegna nelle sue casette offre riparo a decine di mici: «Tra i più piccoli in stallo presso le nostre “tate” e gli ospiti del gattile, sono quasi cento i gatti ora in attesa di adozione». Molto attiva sui social, Gattolandia ha avviato con alcune scuole primarie della provincia brianzola (ma non solo) diversi progetti di sensibilizzazione.