Monza: il parcheggio troppo buio (e troppo pericoloso)

Vicino alle Grazie e all'ingresso del Parco, sempre più usato dopo i cambi di orario della pulizia strade. L'appello della segretaria della Lega.
Il parcheggio tra le Grazie e il Parco di Monza
Il parcheggio tra le Grazie e il Parco di Monza Fabrizio Radaelli

Qualche lampione in più e, possibilmente, qualche telecamera sarebbero sufficienti ad aumentare la sicurezza del parcheggio di fronte alla porticina delle Grazie utilizzata quotidianamente da centinaia di persone che vanno al Parco per correre, fare qualche giro in bicicletta, una passeggiata con i bambini o con i cani. In pieno giorno il via vai è continuo, ma la sera la zona si trasforma in un deserto e il posteggio si svuota.

Monza: i vetri delle auto sfondati nel parcheggio

Da alcune giorni, però, dopo il cambio degli orari di spazzamento di alcune vie nelle vicinanze introdotto il 18 settembre, in molti posteggiano lì la sera per non rischiare di scoprire la mattina una multa sul cruscotto: alcuni di loro hanno, però, trovato l’auto con i vetri rotti da chi era alla ricerca di qualcosa da rubare.

In molti ora si rivolgono all’amministrazione nella speranza di ottenere un intervento e il loro appello è rilanciato dalla segretaria cittadina della Lega Roberta Gremignani: «Ho raccolto le segnalazioni di chi abita nelle vie Toti, Annoni e nella zona del santuario delle Grazie Vecchie – spiega – fino a qualche settimana fa la pulizia delle strade veniva effettuata dalle 7.30 alle 9 ma ora è stata anticipata alle 6. Proprio per questo in tanti hanno iniziato a usare quel parcheggio».

Monza: l’appello per migliorare il parcheggio

La zona è densamente abitata e scovare un buco per posteggiare nelle strade in cui i mezzi della Sangalli passano in altri orari diventa difficile: «L’area vicina alla porticina delle Grazie – aggiunge – costituisce una valvola di sfogo importante, facilmente raggiungibile ma, senza illuminazione non è sicura come dimostrano gli episodi che si sono verificati di recente». «Il mio – afferma – è un suggerimento sereno all’amministrazione» presentato nel tentativo di contribuire a risolvere un problema sorto nel quartiere.