Monza: il caso Scurati tiene banco in consiglio comunale, anche fuori dall’aula

Caso Scurati anche in consiglio comunale a Monza dove è risuonato risuona il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile censurato dalla Rai.
Antonio Scurati
Lo scrittore Antonio Scurati – foto dal sito ufficiale www.antonioscurati.com

In consiglio comunale a Monza risuona il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile censurato dalla Rai e, in realtà più fuori che dentro l’aula, scoppia la polemica: la miccia è stata innescata lunedì da Tullio Parrella di Azione che ha letto il testo che sabato 20 aprile lo scrittore avrebbe dovuto recitare durante la trasmissione di Rai 3 “Che Sarà” ma che prima è stato bloccato dall’azienda e poi proposto da molte emittenti, compresa quella pubblica. Pochi istanti prima la presidente Cherubina Bertola si era quasi dimenticata di ricordare ai consiglieri che giovedì si celebra la Liberazione.

Monza: il caso Scurati tiene banco in consiglio comunale, Maffè replica a Parrella

«Non sono di sinistra – ha esordito Parrella – ma credo nel valore della libertà»: a quel punto i cinque esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia presenti sono usciti per poi rientrare al termine dell’intervento.

«Nei confronti di Scurati non c’è stata censura – ha affermato Pierfranco Maffèma la decisione di qualche funzionario che ha sbagliato i tempi e gli ha regalato la possibilità di far conoscere a tutti il monologo, pubblicato dalla presidente del Consiglio sui social».

Monza: il caso Scurati tiene banco in consiglio comunale, Racioppi, Galli e Sassoli

La seduta è proseguita con toni più che tranquilli che non si sono infuocati neppure quando Francesco Racioppi di LabMonza ha accusato il centrodestra di essere «terrorizzato dalla storia».
I consiglieri, ha incalzato, devono servire «la Repubblica democratica e antifascista nata dalla Resistenza. Fatevene una ragione anche se avete l’orticaria alla parola 25 Aprile».
«Lui è il primo a uscire quando non vuole ascoltare certi argomenti», ha replicato Stefano Galli di FdI mentre Martina Sassoli del Misto gli ha ricordato la sua assenza alla commemorazione di Silvio Berlusconi.

Monza: il caso Scurati tiene banco in consiglio comunale, il polverone

Il polverone si è alzato martedì, alimentato dai commenti sui social fino al comunicato di Azione, LabMonza, Monzattiva e Pd «sconcertati» dalla mossa «che esplicita l’appoggio dei politici locali per gli atteggiamenti censori esercitati dalla Rai in sintonia con le scelte della destra di governo nei confronti di giornalisti, scrittori e intellettuali».
Il centrosinistra sostiene «la necessità di una stampa libera e antifascista» e non dà «per scontato che questi valori siano rappresentativi di tutti i soggetti politici che sostengono di collocarsi nell’arco costituzionale».

«Non è stata una presa di distanza dai valori dell’antifascismo – ha chiarito Maffè – se qualcuno lo pensa è in malafede. Su queste cose non si scherza». «Non contesto i contenuti del monologo – ha aggiunto Andrea Arbizzoni di FdI – ma l’uso strumentale di questa situazione: chi oggi protesta non ha detto niente quando è stato impedito di parlare a Daniele Capezzone o alla ministra Roccella».