Monza: i lavoratori dell’Inps in sciopero, presidio giovedì 18 maggio

Stato di agitazione regionale per i lavoratori dell'Istituto di previdenza. Giovedì 18 maggio presidio in mattinata alla sede centrale.
Monza Sede Inps
Monza Sede Inps Fabrizio Radaelli

Carenze nell’organico definite pesanti, carichi di lavoro eccessivi. E anche di fronte alle nuove assunzioni, un terzo dei selezionati rinuncia al posto. Nasce da qui lo stato di agitazione unitario dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Inps, che si traduce in presidi e assemblee in tutto il territorio della Lombardia, inclusa Monza, dove la protesta è in programma giovedì 18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 alla sede di via Morandi.

Sciopero dei lavoratori Inps: “Istituto abbandonato a se stesso”

“L’Inps eroga welfare e, con i suoi servizi di prossimità, svolge un ruolo importante per le cittadine e i cittadini e le imprese. Ma, a livello lombardo, è stato abbandonato a sé stesso” scrivono le sigle sindacali Fp Cgil, Fp Cisl, Pa Uil, Confsal Unsa, Flp Epne, Confintesa e Usb. “La scopertura di personale è del 57,2%. Delle 471 persone assegnate alla Lombardia, nonostante la carenza fosse di 830 unità, hanno preso servizio lo scorso 17 aprile solo in 355. Significa che le rinunce sono state di circa il 29%, un dato distante dall’8% ostentato a livello centrale. E mentre le nuove assunzioni sono poche, continuano i pensionamenti e le mobilità” aggiungono i sindacati.

Sciopero dei lavoratori Inps, i sindacati: servono assunzioni

La conseguenza, riferiscono i sindacalisti, è che “stanchezza, frustrazione ed età avanzano tra i dipendenti dell’istituto, a cui manca il necessario turnover. Questa difficile situazione sta aumentando il rischio di chiusura dei servizi, soprattutto nelle agenzie territoriali, ma ad arrancare ci sono anche le sedi provinciali, con alcuni uffici mandati avanti da 2-3 lavoratrici e lavoratori.” Le richieste: maggiori assunzioni, no alla delocalizzazione di attività fuori regione, rendere più attrattivo l’istituto di previdenza che è anche “presidio di legalità”.