Monza, i 10 anni del tunnel di viale Lombardia: i retroscena e cosa oggi non va

L'associazione HQ Monza parla del tunnel di viale Lombardia che compie 10 anni. Una delle gallerie urbane più lunghe d’Europa (il primato è di Madrid).
Monza, l’inaugurazione di  viale Lombardia nell’aprile 2013
Monza, l’inaugurazione di viale Lombardia nell’aprile 2013 archivio

Spegne dieci candeline il tunnel di viale Lombardia a Monza. Un’opera che, a fronte delle fatiche sopportate da residenti e soprattutto commercianti della zona, ha permesso di togliere dalla superficie circa 200 milioni di vicoli in dieci anni, il 30% dei quali sono camion.

Monza, i 10 anni del tunnel di viale Lombardia: parla l’associazione HQ Monza

A ricordare il compleanno e a raccontare i retroscena di una delle gallerie urbane più lunghe d’Europa (1 chilometro e 805 metri, ma il primato spetta a Madrid), è l’associazione di cittadini HQ Monza, capofila delle cinque associazioni che proposero fin da subito la galleria.

Monza, i 10 anni del tunnel di viale Lombardia: le due centrali di ventilazione

Un progetto all’avanguardia, con due le centrali di ventilazione, filtraggio e disinquinamento dell’aria. Ma molto più si potrebbe fare il termini di pulizia dell’aria – secondo HQ Monza – se Anas, che gestisce l’impianto di disinquinamento, ne facesse un uso meno parsimonioso, mettendolo in funzione non solo in caso di code intense ma sempre nelle ore di punta. Se la maggior parte del traffico è convogliato sotto il suolo, il tunnel non ha certamente eliminato le code in superficie. A causare gli ingorghi sono i veicoli che evitano il pedaggio della A52 Tangenziale Nord uscendo a Sesto all’altezza del Vulcano, transitando quindi per San Rocco, viale Lombardia e Taccona, per poi rientrare in A52 allo svincolo di Cinisello.
«Da anni, per questo motivo, chiediamo la soppressione di quel casello sulla A52», spiegano da HQ.

tunnel viale lombardia
tunnel viale lombardia

Monza, i 10 anni del tunnel di viale Lombardia: la memoria torna a fine 1996

Un valore aggiunto del progetto avrebbe dovuto essere la realizzazione del verde in superficie firmata dall’architetto paesaggista Andreas Kipar. «Ci sono alberi e cespugli morti, i ciliegi non vengono potati e poi i marciapiedi sono pieni di erbe infestanti, il tutto è sporcato da una scarsa pulizia. Viene sottoutilizzato l’impianto di irrigazione, e questo mortifica l’intero progetto».

A riguardare il libro dei ricordi del tunnel la memoria torna alla fine del 1996. «L’allora consigliere comunale Roberto Scanagatti organizzò una cena riservata con l’assessore provinciale alla Viabilità, Ignazio Ravasi. Nacque il primo progetto del tunnel», ricorda Isabella Tavazzi, portavoce di HQ Monza.

Una storia, quella del tunnel della SS36, che passa anche attraverso i 187 esposti e istanze che HQ insieme ai cinque comitati per la galleria ha presentato in diciassette anni a enti di ogni tipo: dalla Regione alla Provincia, dai comuni alla Commissione europea e il Ministero dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture e poi la Corte dei conti, la Procura, la Soprintendenza.

Di Pietro con l’ex sindaco di Monza Michele Faglia e Formigoni alla firma per il tunnel di viale Lombardia
Di Pietro con l’ex sindaco di Monza Michele Faglia e Formigoni alla firma per il tunnel di viale Lombardia

Monza, i 10 anni del tunnel di viale Lombardia: Di Pietro e Formigoni

Nella memoria dei protagonisti dell’impresa due episodi sono rimasti nella storia del tunnel. La ruspa giocattolo (non particolarmente apprezzata) che i comitati regalarono nel 2008 al ministro Antonio Di Pietro in visita a Monza per annunciare lo sblocco dei fondi per la realizzazione del tunnel, e l’”agguato” ai danni dell’allora presidente della Regione, Roberto Formigoni, messo in atto grazie al presidente di Confindustria del tempo, Carlo Edoardo Valli.
«Formigoni era ospite degli industriali a Monza – racconta Tavazzi – Valli lo portò senza preavviso in una stanza dove trovò una nostra delegazione. Formigoni non riuscì ad andarsene fino a quando non promise, davanti a venti persone, che sarebbe intervenuto per rilanciare il progetto del tunnel».