Nella mattina di mercoledì il Foa Boccaccio ha occupato la sede dei Servizi sociali di Monza per trasformare il secondo piano dell’edificio di via Appiani, vuoto, in un appartamento. L’iniziativa si inserisce nella campagna anti-sfratti lanciata dal centro sociale proponendo all’amministrazione comunale «di ripartire dagli alloggi comunali inutilizzati» per affrontare il tema del diritto alla casa (leggi).
Il gesto è stato spiegato con un tweet: “#Monza | occupato il II piano della sede dei ServSociali a Monza #15M #autorecupero diritto all’abitare ORA!”.
«Insieme alle famiglie del Comitato monzese per il diritto alla casa, Unione Inquilini e i collettivi studenteschi monzesi – si legge in un comunicato sul sito del Foa – siamo entrati nell’edificio di via Appiani 17 che ospita i Servizi Sociali. Stiamo trasformando una parte del secondo piano (completamente inutilizzato) in un appartamento vero e proprio che verrà consegnato alla prima famiglia che verrà sfrattata così da dimostrare che la pratica dell’autorecupero è possibile e praticabile».
E poi: « La nostra azione si inserisce all’interno di una giornata di lotta internazionale, 15 maggio 2013, in cui centinaia di comitati, gruppi, spazi politici si mobilitano contro l’austerity attraverso azioni coordinate nelle città di tutta Europa. In Italia i lavoratori delle cooperative della logistica e i movimenti per il diritto all’abitare sono in piazza con cortei, presidi, scioperi e azioni dimostrative».
Gli occupanti, controllati dalla polizia locale e presenti con un banchetto informativo sul marciapiede di via Appiani, hanno ricevuto il sindaco monzese Roberto Scanagatti. Hanno potuto così avviare un nuovo confronto sul tema degli sfratti e del diritto alla casa. L’azione dimostrativa è durata una giornata.