Ci vorranno duecento ore per ricreare una copia identica della statua lignea di san Gerardo, il santo di Monza, gravemente danneggiata dalla piena del Lambro lo scorso anno.
Ad occuparsi del lavoro è Matteo Gandini, scultore di Missaglia, che ha accettato l’incarico di restituire ai monzesi un nuovo santo dei Tintori che per la patronale del 2022 sarà nuovamente ricollocato nel fiume.
«Non conoscevo la storia di san Gerardo, ma avevo letto dell’incidente che era capitato alla statua e mi aveva colpito – racconta – Sono quindi molto emozionato all’idea di mettere mano a questo lavoro».
A coinvolgere Gandini nel progetto è stato Marco Mingozzi, restauratore monzese, titolare dell’impresa Restauroarte, che si è occupato di diversi interventi nelle chiede del centro.
«Ci conosciamo da tempo – continua Gandini – e quando mi ha proposto di realizzare una copia del santo di Monza ho immediatamente accettato».
A differenza dell’originale settecentesca, che fu realizzata in legno di tiglio, questa nuova statua sarà in cedro, un materiale più resistente agli agenti atmosferici ma anche all’attacco di insetti. Proprio come per l’originale anche la copia una volta scolpita verrà svuotata all’interno, per evitare il formarsi di crepe e fessure. Il lavoro sarà ultimato poi con la copertura cromatica. Del colore originale rimane poco o nulla, strappato dalla furia del fiume.
«Fortunatamente si sono preservati alcuni punti in cui si vedono ancora tracce di colore e poi ho a disposizione delle fotografie dell’originale che mi aiuteranno a scegliere i colori più adatti», continua l’artista.
Un lavoro che i monzesi (e non solo) potranno seguire praticamente in tempo reale. Mingozzi, infatti, ha deciso di aprire la pagina Facebook “Statua di San Gerardo”, che ha subito raccolto i like e la curiosità di tanti: «Utilizzeremo quella pagina per tenere aggiornati i cittadini sulle fasi di avanzamento dei lavori, così che potranno seguire la rinascita del loro santo».
Mentre la copia dovrebbe essere ultimata entro il mese di ottobre, per quanto riguarda l’originale i tempi si prospettano decisamente più lunghi.
«Una volta completato il restauro la statua del Settecento verrà custodita nella chiesa di San Gerardino. L’importante però è che la copia sarà certamente pronta per la festa di san Gerardo del prossimo anno, quando la statua tornerà finalmente nelle acque del Lambro», ha ribadito l’arciprete, monsignor Silvano Provasi.