Monza e la tangenziale del caldo: alla scoperta del cogeneratore

C’è una tangenziale lunga 26 chilometri che attraversa Monza sottoterra garantendo calore e acqua calda a 28mila persone. È la rete del teleriscaldamento di Acsm-Agam e domenica apre alle visite.
Monza: la centrale di cogenerazione monza nord Acsm-Agam
Monza: la centrale di cogenerazione monza nord Acsm-Agam Fabrizio Radaelli

Una tangenziale lunga 26 chilometri che attraversa Monza sottoterra garantendo calore e acqua calda a 28mila persone. Dalle tre centrali cittadine l’energia raggiunge oltre 270 utenze, sia pubbliche sia private, convogliando quella che oggi chiamiamo energia pulita.

Un’affascinante, ma altrettanto complessa rete, monitorata costantemente e che è in via di ampliamento, assicura ogni giorno energia a migliaia di monzesi. È la rete del teleriscaldamento della quale se ne occupa gruppo Acsm Agam, figlio dell’ex municipalizzata Agam.


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La fonte del teleriscaldamento è articolata in tre centrali: quella Nord in via Cadore a pochi passi dall’ospedale San Gerardo, quella Centro in via Canova nella sede storica della società, quella Sud in via Pasubio in una parte di quelli che un tempo erano i capannoni della ex Simmenthal. I motori ogni anno producono 97mila megawatt di energia termica e 27mila di energia elettrica in cogenerazione.

«Il teleriscaldamento di Monza produce energia termica da una centrale di cogenerazione poi, attraverso un sistema di conduttore lo porta nei condomini e quindi alle singole famiglie – spiega Andrea Bighelli, responsabile della Business Unit del teleriscaldamento e del sistema di cogenerazione e di gestione del calore – Un modello funzionale, sicuro, efficiente, ecologico».

Un sistema, peraltro, monitorato h24 attraverso la centrale di via Canova da dove è possibile, in remoto, gestire le centrali di produzione e intervenire anche su eventuali problemi registrati dagli impianti di utenza. Alle attuali sorgenti, a breve, si aggiungerà in modo indiretto quella frutto della partnership con l’azienda alimentare Rovagnati nel suo stabilimento di stoccaggio di Villasanta che dall’inizio del 2017 dovrebbe a sua volta produrre energia e calore.
«La Rovagnati è forte consumatore di energia elettrica per le sue esigenze specifiche di stabilimento – spiega Bighelli – L’energia termica cogenerata non verrà dispersa ma, grazie alla collaborazione con noi, incanalata nella rete del teleriscaldamento a disposizione dei monzesi».

Anche grazie a questo progetto il teleriscaldamento monzese cresce ancora. «Efficientamento e potenziamento – spiega Bighelli – sono le nostre parole d’ordine che ci consentono di sviluppare, proprio in queste settimane, una campagna di nuovi allacciamenti. Invitiamo tutti i monzesi a verificare, possono farlo sul nostro sito internet, se e come possono agganciarsi alla nostra rete». Il sistema prenderà sempre più piede, con un continuo aumento di utenze.

Attivato alla fine degli anni Novanta con la prima centrale, quella di via Canova, nel corso degli anni si è ampliato guardando al futuro con ottimismo e volontà di espandersi ulteriormente, in linea con le aspettative e le politiche energetiche del Comune.

I monzesi potranno conoscere meglio una delle sorgenti della rete iscrivendosi alle visite guidate gratuite agli impianti in programma domenica consultando il sito www.acsm-agam.it.