Monza e Brianza: non studia e non lavora un ragazzo su otto tra i 15 e i 29 anni

Anche in Brianza il 12% di chi ha tra i 15 e i 29 anni non è in formazione e non ha un impiego: l'analisi di Brianza Solidale.
Un gruppo di studenti Fabrizio Radaelli

Il loro desiderio sarebbe quello di costituire una rete con scuole, enti e istituzioni per creare progetti mirati a combattere il fenomeno della dispersione scolastica. Fenomeno del quale gli associati di Brianza Solidale Odv, attivi nelle scuole del territorio con percorsi di orientamento e di “lettura” del mondo del lavoro, sono ben consapevoli. 

«Noi cerchiamo di dare ai giovani tutte le informazioni utili per entrare nel mondo del lavoro, a partire da quelle più pratiche come la stesura di un curriculum, il comportamento da tenere in un colloquio, la consapevolezza delle cosiddette soft skills richieste dalle aziende fino a fare una panoramica del mercato che è sempre in evoluzione, ma per potere intervenire in modo mirato sui neet occorrerebbe unire le nostre forze con altre realtà», sottolinea Maurizio Beretta, presidente dell’associazione che mette a disposizione del territorio le competenze di persone che hanno occupato ruoli di responsabilità all’interno di aziende nazionali e internazionali. I dati brianzoli riguardanti i giovani che sono al di fuori dei percorsi scolastici, di apprendistato e di lavoro cominciano a far suonare un campanello di allarme.

Non studia e non lavora: il 12% tra i 15 e i 29 anni

 L’Ufficio scolastico provinciale rileva una percentuale del 12% nella fascia tra i 15 e i 29 anni (comunque più bassa rispetto alla media regionale che si attesta sul 17-18% per un totale di 254.688 persone nel 2020) e dell’8% tra i ragazzi che vanno dai 18 ai 25 anni. Brianza Solidale che ha nel suo Dna la vocazione di adoperarsi per i più giovani sta collaborando attivamente con l’Ufficio Provinciale nell’attuazione dei percorsi di apprendistato duale, una formula già diffusa all’estero che prevede la concomitanza di istruzione e formazione professionale con un apposito contratto di lavoro. Attualmente nella nostra provincia sono stati attivati 87 forme di apprendistato duale in sette istituti tecnici e professionali. Ai giovani è sempre importante dare delle motivazioni. 

Non studia e non lavora: i piani di Brianza Solidale

«Un passo importante – spiega Francesco Di Carlo, socio di Brianza Solidale – è aiutarli a conoscere se stessi e le loro attitudini. Questo è fondamentale non solo ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro ma anche per favorire un’oculata scelta universitaria in coloro che hanno deciso di proseguire gli studi. Non dimentichiamo che nel nostro paese il tasso di abbandono universitario è alto e anche chi lascia l’università rischia di finire nel limbo dei neet». I soci di Brianza Solidale hanno “inventato” una formula matematica per stimolare i giovani. La performance è il risultato di una moltiplicazione: competenze per motivazioni.