Monza e Brianza: aumentano gli arrivi di migranti, da una “manciata” a “una dozzina al giorno”

Da una manciata alla settimana a una dozzina al giorno: così dice la Croce rossa. Un nodo che investe il territorio per il bisogno di spazi di accoglienza.
Croce rossa gicattoli
Croce rossa giocattoli

«Siamo stati tranquilli per un po’». E con tranquilli intende che i numeri, almeno nel territorio di Monza, sono rimasti bassi dall’inizio dell’anno fino a primavera inoltrata. Il presidente della Croce rossa di Monza Dario Funaro e i suoi volontari sono tra gli incaricati del servizio di trasporto dei migranti dall’hub di Bresso, uno dei principali punti di arrivo dalle regioni del sud Italia, alle strutture per l’accoglienza indicate dalle prefetture delle diverse province lombarde.

Monza e Brianza: aumento “esponenziale”

«Nelle ultime settimane gli arrivi sono aumentati in maniera esponenziale: fino a una dozzina di persone ogni giorno. È così dalla fine di giugno. Prima, non superavano la manciata a settimana». Da Bresso a Limbiate, se uomini, o a Lentate, se donne: è lì che al momento vengono accompagnati i migranti destinati alla Brianza. «Con ogni probabilità, anche nel corso delle prossime settimane gli arrivi continueranno a essere sostenuti»: il clima mite dell’estate favorisce gli sbarchi e lo confermano le notizie che arrivano quotidianamente da Lampedusa. I volontari si preparano a continuare a prestare servizio per tutta l’estate, così come i Comuni si preparano all’accoglienza.

A Monza al momento «la situazione è sotto controllo», commenta l’assessore al Welfare e alla Salute Egidio Riva, precisando che soprattutto in quest’ultimo periodo «le nostre attenzioni si stanno concentrando nel mettere a punto delle risposte a quella che ormai è un’emergenza abitativa diffusa: l’attenzione nei confronti dei migranti si inserisce in questo contesto».

Solo nelle ultime due settimane, riferisce l’assessore, una decina di nuclei familiari in difficoltà si è rivolto ai Servizi sociali per trovare una soluzione a situazioni di grave marginalità. Il bisogno «è esploso» per tanti diversi motivi che, sommandosi tra loro, hanno portato un numero sempre maggiore di famiglie a dover affrontare situazioni più che critiche: dall’esaurimento degli incentivi legati agli anni di pandemia alla riduzione, da parte del governo, dei fondi per le emergenze abitative e, ancora, di quelli a favore di progetti per il sostegno e l’inserimento dei migranti. «Per questo stiamo lavorando per offrire risposte parallele e complementari tanto ai bisogni delle famiglie, quanto a quelli dei migranti che arriveranno nel nostro territorio».

Aumentano gli arrivi di migranti: il piano di Monza

Per le necessità delle prime, l’obiettivo del Comune è aumentare l’offerta abitativa riqualificando nuovi alloggi da inserire nelle graduatorie per il 2024. Per i bisogni dei secondi, invece, l’intenzione è di strutturare una sorta di “accademia dell’integrazione”, sul modello di quello che è stato realizzato a Bergamo: un progetto pilota, sperimentale, che ha coinvolto enti del Terzo settore, pubbliche amministrazioni e associazioni di categoria per offrire ai migranti percorsi di formazione linguistica, civica e professionale per favorire un’integrazione basata sull’autonomia e sulla legalità.

Intanto, però, non mancano da parte dell’amministrazione anche altre risposte: a stretto giro sarà diffusa intanto nelle parrocchie, nei centri civici e nelle sedi delle associazioni una comunicazione per invitare tutti i cittadini a prendersi cura dei meno fortunati (tutti: dalle giovani coppie agli anziani alle persone sole di origine italiana e straniera per cui i servizi sociali abbiano avviato un percorso di accompagnamento all’inclusione) con l’obiettivo di “rendere disponibili soluzioni che possano garantire un diritto fondamentalee”.

Monza e Brianza: l’affitto garantito per chi accoglie migranti

Chi avesse “una casa o un alloggio sfitto, un posto letto o altra soluzione abitativa e voglia metterlo a disposizione dei bisogni della nostra comunità” può prendere contatto con gli uffici scrivendo a accoglienza@comune.monza.it. “L’amministrazione – si legge – assumerà, a fronte della disponibilità, l’impegno a garantire il regolare pagamento dell’affitto, il rilascio dell’alloggio in tempi concordati e, se necessario, l’affiancamento, ai beneficiari, dei servizi sociali”.