Monza e Brianza: 46 medici e odontoiatri no vax sospesi dall’ordine, altrettanti casi sotto esame

L’Ordine dei medici e odontoiatri ha sospeso 46 professionisti che non hanno fornito documentazione valida per la loro mancata vaccinazione Covid. Altrettanti casi sono sotto esame.
Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’ordine dei medici a Monza e Brianza
Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’ordine dei medici a Monza e Brianza Fabrizio Radaelli

Per 46 medici ed odontoiatri di Monza e Brianza no vax è arrivato il provvedimento di sospensione. Altrettanti sono i casi ancora al vaglio dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Monza e Brianza per i quali le procedure di verifica non sono esaurite.

«Abbiamo 4.500 iscritti-spiega Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’ordine- quindi sono poco più dell’1%».

La legge non prevede l’apertura dell’istruttoria e al momento non è dato sapere quale categoria tra i medici sia la più reticente al vaccino tra i medici ospedalieri, gli odontoiatri, i medici di medicina generale. «L’impressione è che tra i medici di medicina generale siano davvero pochi- spiega Teruzzi- me ne vengono in mente un paio, ma una situazione si è già risolta perché il medico in questione ha deciso alla fine di vaccinarsi». Gli ultimi dati nazionali parlano di oltre 2 mila medici già sospesi per non aver adempiuto l’obbligo vaccinale e quasi 30 mila i nominativi segnalati dalla piattaforma nazionale digital green certificate, ovvero il 6,4% dei 467.800 iscritti agli Ordini territoriali.

Le operazioni di verifica ed accertamento non sono semplici: alla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri spetta la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni verdi che comprovano l’avvenuta vaccinazione anti covid. Sono però poi gli ordini territoriali di appartenenza a verificare caso per caso la posizione degli iscritti.

«La piattaforma -prosegue ancora Carlo Maria Teruzzi- non tiene conto infatti di tutte le casistiche : c’è chi si è vaccinato all’estero, chi ha un esonero, chi si è registrato in ritardo, chi si è ammalato». L’Ordine di Monza e Brianza ha fatto partire circa 400 diffide, ovvero una lettera in cui è richiesta la presentazione dei documenti che provino l’avvenuta vaccinazione o un eventuale esonero.

«Nell’arco di cinque giorni -conclude Teruzzi- gli iscritti devono presentare la documentazione. Delle 400 inviate , 46 si sono concluse con il provvedimento di sospensione e altrettante restano da verificare». L’atto di sospensione dal contatto con i pazienti è una misura diretta se si tratta di dipendente o convenzionato, che avviene con avviso all’azienda datrice di lavoro (ospedale, clinica privata convenzionata) ,ma è l’ordine poi che notifica la sospensione dall’attività a contatto con i pazienti. Un medico che esercita privatamente l’attività di libero professionista riceve notifica diretta e provvedimento di sospensione dall’ordine.

I medici no vax sono dunque un piccolo numero che si aggiunge ai 31 mila irriducibili tra gli abitanti della provincia di Monza e Brianza. Anche il provvedimento di obbligo vaccinale per gli over 50 non ha fatto cambiare idea gli irriducibili. Nell’ultima settimana dei 31 mila brianzoli (su 406 mila over 50) che risultano senza nemmeno una dose di vaccino solo in 382 hanno iniziato nei giorni scorsi il ciclo vaccinale. Un numero probabilmente destinato a salire con l’entrata in vigore del super green passa e multe per i non vaccinati tra 600 e i 1500 euro per tutti i lavoratori sorpresi senza vaccino o certificato di avvenuta guarigione rilasciato dal medico curante.