Monza: due incontri con Zefiro “per la memoria”, a 80 anni dalla Liberazione

Due appuntamenti a ingresso libero “per tenere viva la memoria” con l'associazione culturale Zefiro. Il 15 e 22 gennaio allo Soazio Manzoni a Monza.
Spazio espositivo inaugurato in via Manzoni
Spazio espositivo inaugurato in via Manzoni Fabrizio Radaelli

Due appuntamenti gratuiti e a ingresso liberoper tenere viva la memoriaaprono il 2025 dell’associazione culturale “Zefiro. Vento di cultura” che, in collaborazione con la sezione Anpi di Monza e con il patrocinio del Comune di Monza, ha organizzato “La Resistenza fra memoria storica e sguardo al futuro” all’inizio dell’anno dedicato alle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Monza: due incontri con Zefiro “per la memoria”, il 15 gennaio con Carlo Greppi e Biagio Goldstein Bolocan

Si inizia mercoledì 15 gennaio (alle 20.45 allo Spazio Manzoni 16 di via Manzoni, a Monza) con “La Resistenza al plurale”, incontro a cui parteciperanno Carlo Greppi e Biagio Goldstein Bolocan: “La Resistenza in Italia – spiegano da Zefiro presentando la serata – è il culmine concreto e ideale di un lungo percorso che ha coinvolto persone di ogni genere e generazione, ceto sociale, credo politico e religioso e nazionalità. Raccontare la pluralità di queste traiettorie ci aiuta a comprenderne lo straordinario valore inclusivo, ancora oggi, a ottant’anni dalla Liberazione”.

Monza: due incontri con Zefiro “per la memoria”, il 22 gennaio lectio magistralis di Marcello Flores

Marcello Flores sarà protagonista della seconda serata in programma: mercoledì 22 gennaio (sempre allo Spazio Manzoni 16 alle 20.45) terrà una lectio magistralis dedicata a “La Resistenza e le diverse Liberazioni. Il significato della Liberazione 80 anni dopo”.

Da anni – si legge online nella presentazione dell’evento – la storiografia e la memorialistica hanno messo in luce una visione più ampia e completa del significato storico della Resistenza, evidenziando la partecipazione alla lotta di Liberazione non soltanto dei partigiani armati (nelle montagne o nelle città) ma di ampi settori della popolazione coinvolti nell’opposizione al nazifascismo e all’occupazione tedesca dell’Italia: dal ruolo finalmente riconosciuto delle donne a quello del clero, dalle vicende degli internati militari che si sono rifiutati di combattere per la Repubblica di Salò soffrendo in prigionia in condizioni terribili ai cittadini e alle comunità che hanno portato aiuto ai prigionieri alleati, ai partigiani, venendo spesso repressi e finendo vittime di stragi ripetute. Oggi è possibile ricostruire il mosaico delle Resistenze che tutte insieme hanno permesso alla lotta di Liberazione di rappresentare il riscatto del popolo italiano dopo vent’anni di dittatura fascista”. Info e dettagli su zefiro-ventodicultura.it.