Dopo l’acqua tornano anche le rane: succede all’ombra dell’arengario di Monza, dove nei mesi scorsi è stato finalmente ripristinato l’impianto dell’acqua che è tornata a zampillare in una dei simboli più riconoscibili della città. La scultura della “sirenetta”, come tanti la chiamano, o appunto la fontana delle rane: quella che la donna strizza e quelle che alla base, attorno al mosaico, spruzzano acqua verso il centro.
Peccato che da tempo alcune manchino: e allora l’amministrazione comunale ha deciso di ridare all’opera di Aurelio Mistruzzi l’antica dignità ripristinando le rane mancanti. Sono tre quelle commissionate da piazza Trento alla fonderia artistica Campagner di Senago per una spesa di meno di mille euro: le ranocchie in bronzo torneranno presto al loro posto.
