Momenti di paura si sono vissuti all’interno della casa circondariale di Monza dove il 23 maggio un detenuto ha appiccato un incendio all’interno della propria cella. A riferirlo è l’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria che ha denunciato l’accaduto.
“Pare non ci sia stato un vero motivo scatenante all’origine del gesto – spiegano dal sindacato – ma solo l’intenzione di creare scompiglio all’interno della struttura e nella sezione detentiva dove si trovano anche ristretti numerosi soggetti fragili”.
Monza, detenuto dà fuoco alla cella: tanto fumo, scatta evacuazione della sezione
In pochi minuti la sezione del carcere coinvolta nell’incendio è stata avvolta dal fumo provocato dall’incendio del materasso e di altri oggetti utilizzati dal detenuto per alimentare il fuoco. Immediato l’intervento degli agenti in servizio che hanno inizialmente utilizzato un estintore per cercare di spegnere il fuoco senza però riuscirci. Le fiamme si sono propagate in poco tempo e si è dovuti ricorrere all’utilizzo dell’idrante per domare definitivamente l’incendio.
Nel frattempo altri agenti sono arrivati in sezione e hanno provveduto ad evacuare i detenuti che si trovavano nelle camere detentive raggiunte dal fumo, portandoli in cortile. Tratto in salvo anche il detenuto autore del gesto. Nessuna delle persone coinvolte, né gli agenti né i detenuti, ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
Monza, detenuto dà fuoco alla cella: “Epilogo positivo grazie alle prontezza degli agenti”
“È solo grazie al rapido intervento degli agenti della polizia penitenziaria se la vicenda accaduta nella casa circondariale di Monza ha avuto un epilogo positivo. Questo per le spiccate capacità professionali messa in campo dal personale. Auspico che la direzione di Monza invii la richiesta di riconoscimento di lode ministeriale per quanto fatto da questi agenti”, ha dichiarato il segretario generale Osapp, Leo Beneduci.