Monza: decoro urbano e illuminazione, la cura per gli Artigianelli

Una ventina di residenti, professionisti e commercianti a confronto con l’amministrazione di Monza per la sicurezza in zona Artigianelli.
Monza Artigianelli
Monza Artigianelli

Hanno discusso per oltre due ore, mettendo in evidenza tutte le criticità di una situazione «esasperante». Nei giorni scorsi, nel pomeriggio di venerdì, una ventina tra residenti, professionisti e commercianti di una delle zone più calde della città ha incontrato il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia. Allo stesso tavolo anche i vertici della polizia locale. Focus: il degrado e l’illegalità che da anni flagellano l’area degli Artigianelli.

L’isolato che si estende a ridosso del centro storico, racchiuso grossomodo all’interno di un rettangolo delimitato dallo scalo ferroviario di via Arosio, corso Milano, il primo tratto di via Italia, e poi via Manzoni, Campini, Gramsci e Cavour è da tempo osservato speciale.

Monza: la cura per gli Artigianelli, sradicare le frequentazioni poco raccomandabili

La causa va ricercata nelle frequentazioni, poco raccomandabili, che fino a oggi sradicare è stato pressoché impossibile: una via vai di balordi dediti al bivacco, allo spaccio e al consumo di sostanze che ha finito per impadronirsi dei giardini di via Gramsci, dell’area verde di via Campini e di piazzetta Diaz, allontanando le famiglie che avrebbero voluto frequentare in tranquillità i dintorni delle proprie abitazioni e mettendo in difficoltà le attività commerciali.

Monza: decoro urbano e illuminazione, le parole del sindaco

«Alcune questioni saranno approfondite e sviluppate dalla polizia e dai carabinieri in base alle scelte, specifiche, che effettueranno prefetto e questore. Noi, come amministrazione – ha riferito il sindaco Pilotto all’indomani dell’incontro – oltre a continuare a promuovere questa collaborazione con le autorità che indirizzano e organizzano l’ordine e la sicurezza pubblica, grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione possiamo continuare a mettere in campo una serie di interventi utili a migliorare il decoro urbano».

Alla potatura e alla sistemazione, in via Gramsci, del verde che circonda il monumento dedicato agli aviatori caduti in pace e in guerra, «potrebbe far seguito un intervento, anche rilevante, dedicato a via Campini, all’interno del quale prevedere anche nuove asfaltature un riposizionamento del verde: aggiustamenti – aggiunge il primo cittadino – che dovrebbero aiutare a raggiungere i risultati sperati». Attenzione poi anche all’illuminazione, da potenziare nei punti più critici.

Monza: decoro urbano e illuminazione, la versione dei residenti

«Il sindaco e l’assessore – riferiscono alcuni dei partecipanti all’incontro – si sono mostrati attenti e disponibili nell’accogliere le istanze con cui da anni, purtroppo senza risultati, cerchiamo di sollecitare le forze dell’ordine. Il nostro è un disagio profondo», raccontato attraverso esposti e denunce, articoli di giornale e raccolte firme.
«Ci sono mogli che oltre una certa ora non si fidano a uscire di casa e figlie che a più riprese sono state importunate. Com’è possibile – proseguono – che una situazione del genere si sia creata praticamente in centro e che per anni nessuno sia stato in grado di estirpare il problema alla sua radice? Non avremmo dovuto essere noi residenti a vivere nel terrore: avrebbero dovuto aver paura quei criminali. Ci auguriamo che la nuova cura prevista dall’amministrazione e dalle forze dell’ordine possa prevedere controlli e retate a cura di agenti in borghese, a bordo di auto civetta: gli interventi in divisa, a sirene spiegate, hanno sempre portato all’effetto contrario, perché i pali hanno sempre fatto in tempo a mettere sull’attenti chi di dovere».