La sezione di Monza della Croce Rossa saluta Paolo Volpati, presidente dal 1976 al 1988, scomparso all’età di 88 anni. Dottore commercialista di professione, Volpati è stato dirigente prestato alla Croce Rossa, arrivato a dirigere la sezione cittadina grazie all’amicizia con Cino Belloni, all’epoca presidente dell’Avis.
«Erano amici fraterni. Quando Belloni propose a Volpati di dargli una mano nella gestione delle associazioni nacque una sorta di gemellaggio tra l’Avis e la Cri. Volpati accettò di diventare presidente della Croce Rossa e vicepresidente dell’Avis, mentre Belloni sarebbe rimasto presidente dell’Avis e vicepresidente di Cri», racconta Terry Camesasca, volontaria della Croce Rossa in quegli anni.
Anni difficili e faticosi, quelli a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta, dove i 150 volontari allora operativi coprivano non solo la città di Monza ma l’intera Brianza, insieme ai cinque autisti dei mezzi, gli unici dipendenti stipendiati.
E proprio a loro è legato uno degli aneddoti più rappresentativi della presidenza di Volpati. «Era il 1981, gli stipendi dei cinque autisti tardavano ad arrivare nonostante le numerose telefonate alla sede centrale. Una mattina, dopo aver constatato che ancora l’assegno non era arrivato, Volpati chiese alla segretaria della sede di prenotargli un biglietto per Roma – racconta Camesasca – Partì al mattino diretto alla sede centrale della Croce Rossa. Tornò alla sera e nella borsa aveva l’assegno firmato, pronto ad essere depositato e con il quale vennero pagati gli stipendi dei cinque autisti già il giorno dopo. Risolse il problema in un giorno, ma era così: determinato e risoluto».
Dopo essere stato presidente per dodici anni senza mai aver fatto il volontario prima, Volpati lasciò l’incarico ma rimase sempre legato alla Croce Rossa. C’era anche lui, nel 2016, quando tutta la famiglia della Cri ritornò in via Pacinotti dopo la trasferta in via Piave.
Il funerale sarà celebrato il 22 marzo, alle 11, nella chiesa di Sant’Ambrogio.