La giunta comunale di Monza ha approvato nei giorni scorsi il piano attuativo dell’area ex Buon Pastore. Un passaggio previsto dalla norma, la certificazione del progetto di riqualificazione destinato a ridisegnare l’area tra le vie Pellettier e Cavallotti, su una superficie di circa 28.400 metri quadrati.
Come da esplicita richiesta della giunta Pilotto il Comune riceverà dalla proprietà un’area verde di oltre 11.000 metri quadrati, oltre alla chiesa panottica (di cui è già ultimato il restauro esterno) e un edificio con portico, entrambi destinati ad attività e finalità culturali.
Un’ampia zona della città, di fatto l’ultimo piccolo polmone verde prima dell’ingresso nel centro storico e prima di arrivare ai confini del parco.
Monza, cosa diventa l’area ex Buon Pastore: il progetto della proprietà BP Real Estate
Il progetto elaborato dalla proprietà, la BP Real Estate, prevede la creazione di un parco urbano aperto ai cittadini, dove troveranno posto percorsi pedonali e zone di sosta.
Verde ma non solo. In accordo con la Soprintendenza, che ha vagliato il progetto, verranno recuperati anche alcuni edifici storici appartenenti al nucleo originario del comparto, per anni sede di un istituto religioso guidato dalle suore e di attività educative per i ragazzi. Accanto alla costruzione di tre nuove torri destinate a residenziale, verranno valorizzati alcuni resti degli edifici più antichi: oltre alla già citata chiesa panottica, destinata a diventare una moderna e polifunzionale biblioteca, è prevista anche la restaurazione di Villa Angela, l’edificio principale del complesso. A fare da cerniera tra la nuova biblioteca, il parco e la piazza che sorgerà nel mezzo dell’area ci sarà il portico ottocentesco, anch’esso destinato ad uso pubblico nel progetto depositato.

Monza, cosa diventa l’area ex Buon Pastore: ristorazione e negozi di prossimità
Il render prevede poi una zona di circa 800 metri quadrati che verrà assegnata a uso commerciale per locali di ristorazione e negozi di prossimità. Una volta avviata la fase esecutiva del progetto i lavori dovrebbero concludersi in sette anni. Tempi molto più brevi (si ipotizzano 18 messi dalla firma della convenzione) per la restituzione della chiesa panottica della piazza pubblica e di una porzione di parco.
Un progetto, quello della riqualificazione dell’area ex Buon Pastore che negli anni (nel 2019 è stato avviato l’iter progettuale e autorizzativo) ha sollevato non poche perplessità e contrarietà da parte dei residenti e non solo, costituitisi nel Comitato Buon Pastore. Tra le obiezioni mosse c’è stata fin da subito l’altezza delle torri, sproporzionata rispetto all’esistente, e l’abbattimento di molti degli alberi che da oltre un secolo adombrano l’area.
Monza, cosa diventa l’area ex Buon Pastore: «Una delle opere più significative di rigenerazione urbana»
«Il piano attuativo per l’ex Buon Pastore – osserva Marco Lamperti, assessore al governo del territorio – rappresenta una delle più significative operazioni di rigenerazione urbana di Monza: un intervento che intreccia tutela storica, qualità architettonica, fruibilità pubblica e sostenibilità ambientale, restituendo alla città non solo un nuovo polmone verde, ma anche un luogo di incontro e socialità, a pochi passi dal centro».
Monza, cosa diventa l’area ex Buon Pastore: concorso di idee per la progettazione dei tre nuovi edifici
A finanziare il restauro fino all’allestimento degli edifici storici, con un contributo stimato di quasi il doppio previsto per legge, è la società proprietaria del compendio immobiliare, Morgran Italia Srl, con sede a Milano. «L’affidamento della progettazione dei tre nuovi edifici, previsti dal piano attuativo, spetta allo studio di architettura che si aggiudicherà il primo posto in un concorso di idee promosso da BP Real Estate srl, con l’ausilio degli advisor di Realty Partners», fanno sapere dalla proprietà.