Una cerimonia per ricordare la partigiana Elisa Sala, arrestata il 16 febbraio 1945, torturata e uccisa il giorno successivo. Per onorare la memoria della giovane appena ventenne, che si faceva chiamare Anna, alcuni esponenti dell’Anpi monzese saranno presenti mercoledì 16 febbraio in mattinata davanti alla scuola media a lei intitolata, in via Sgambati.
Alle 10.45 i rappresentati dell’associazione incontreranno gli alunni di tre classi della scuola. Subito dopo sarà deposta una corona sulla lapide che ricorda l’uccisione della partigiana e si terrà un momento di raccoglimento e di commemorazione a cui è invitata la cittadinanza.
Classe 1924, Elisa manteneva i contatti tra le formazioni partigiane che si trovavano nel territorio della Brianza e della Bergamasca macinando chilometri e chilometri in bicicletta. Un giorno, mentre si trovava proprio in provincia di Bergamo, la giovane apprese da un’altra staffetta che i fascisti avevano fucilato a Vimercate alcuni partigiani. Preoccupata per sua madre che da tempo non aveva più sue notizie, decise di tornare a Monza per rassicurarla.
In questa occasione volle anche recarsi al cimitero sulla tomba del padre, ma lungo la strada fu catturata e condotta alla Casa del fascio dove fu sottoposta a un primo pesante interrogatorio. Trasferita alla Villa Reale, fu torturata e uccisa con quattro colpi di pistola alla testa. Il mattino del 17 febbraio il cadavere straziato della ragazza fu notato da un passante sulla strada tra Macherio e Sovico. Oggi Elisa riposa nel “campo dei partigiani” nel cimitero urbano di Monza.