Monza: cerca di comprare un Rolex (per strada) con 5.400 euro in banconote facsimile

Tentativo di truffa a Monza, in strada: un uomo ha cercato di acquistare un Datejust Acciaio Oro con banconote "dichiaratamente" false.
Banconote facsimile
Banconote facsimile

Certo incontrarsi con il cliente alla stazione di Monza, in strada, per vendere un orologio da 5mila euro non sembra una grande idea. Se poi si rischia di tornare a casa senza orologio e con una mazzetta di banconote con la scritta “facsimile”, l’idea diventa davvero pessima.

Monza: il Rolex, l’appuntamento, la truffa

È successo in via Arosio, appunto la strada di Monza che passa davanti allo scalo ferroviario. Lì un uomo di origini sinti, francese per cittadinanza, ha dato appuntamento a un italiano intenzionato a vendere un Rolex. Si trattava di un Datejust Acciaio Oro, in un modello che costa non meno di 5mila euro. E infatti l’accordo tra i due – il primo residente nel campo nomadi di via Monte Bisbino a Milano, il secondo in provincia di Lecco – era per 5.400 euro.

Monza: le banconote “facsimile”

Al momento dello scambio, il dettaglio: le banconote c’erano tutte come d’accordo, ma riportavano anche la scritta “facsimile“. Il venditore lecchese, allora, ha chiamato la polizia, che è riuscita a intercettare il truffatore mentre cercava di dileguarsi in stazione. Il tentativo di truffa rientra nei metodi del Rip deal, affare strappato, in cui il truffatore spesso si finge un facoltoso uomo d’affari. La questura di Monza ha dato all’acquirente il foglio di via per due anni dal territorio di Monza.

Questura: i provvedimenti della settimana

Il questore della Provincia di Monza e Brianza Marco Odorisio, nell’ambito delle attività di prevenzione dei reati e delle condotte socialmente pericolose ha disposto nel corso della settimana l’applicazione di 7 misure di prevenzione personali: 1 ammonimento per violenza domestica, 3 fogli di via obbligatori dal capoluogo, 2 avvisi orali e 1 divieto di accesso ai pubblici locali.
I provvedimenti cautelari sono stati istruiti e notificati dagli agenti della Divisione polizia anticrimine della questura, sulla base degli interventi e segnalazioni pervenute dalle pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico – Squadra volanti impegnate nei dispositivi di controllo e vigilanza del territorio.