Monza, buoni spesa per le famiglie in difficoltà: entro quando chiederli e come funzionano

C’è tempo fino alle 17 del 29 gennaio per compilare le domande per i buon spesa destinati dal Comune di Monza alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza covid.
Monza Municipio
Monza Municipio Fabrizio Radaelli

Si può compilare fino alle 17 di venerdì 29 gennaio la domanda per richiedere i buoni spesa messi a disposizione dei cittadini di Monza in difficoltà, per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità. Per chi ha già fatto richiesta dei buoni a dicembre e gennaio è prevista, in automatico, una seconda tranche di aiuti.

Il Governo, all’interno del Fondo di solidarietà alimentare, ha previsto per la città di Monza un contributo di oltre 651.000 euro che sono saliti a 752.000 grazie a uno sconto applicato dalla società incaricata della fornitura dei buoni e a un residuo del precedente bando.

Potrebbero essere 1.250 le famiglie monzesi che, stando a una previsione del Comune, avranno diritto ai buoni alimentari. Il contributo messo a disposizione è una tantum di 200 euro fissi più 50 euro per ciascun componente del nucleo famigliare fino a un massimo di 400 euro a famiglia.

Per poter presentare la domanda per l’accesso ai buoni è necessario essere residenti a Monza e aver presentato nel corso del 2020 una dichiarazione dei redditi relativa al 2019 non superiore a 30.000 euro. Bisogna anche dimostrare che lo stato di necessità che si sta affrontando è conseguenza dell’emergenza da Covid – 19.

La domanda può essere presentata in formato digitale accedendo alla sezione Servizi online del sito del Comune (servizionline.comune.monza.it). Chi non riuscisse ad accedere al portale del Comune può contattare venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17 il numero 039 2832853 o 039 2832855 o 039 2832856.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.