Sono entrati nella scuola elementare Zara, a Monza, nel pomeriggio di domenica 25 febbraio, e sono stati poco dopo sorpresi dagli agenti della Polizia di Stato mentre sarebbero stati intenti a compiere dei danneggiamenti.
Si tratta di quattro ragazzi italiani, 16enni, tutti residenti in città, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Monza e della Brianza sono intervenuti presso la scuola elementare Zara sorprendendo quattro ragazzi italiani16enni, tutti denunciati in stato di libertà e affidati ai genitori.
Monza: la Polizia intervenuta dopo la segnalazione di una residente
I poliziotti della Squadra Volante della Questura di Monza e Brianza sono intervenuti dopo la “solerte segnalazione” di una cittadina residente in zona San Rocco che ha chiamato il numero unico 112 riferendo alla centrale operativa dei quattro ragazzi appena entrati nella scuola scavalcando il muro di cinta.
Gli agenti, dopo un controllo preliminare all’esterno, una volta fatto ingresso hanno trovato rotoli di carta igienica srotolati, matite sparse per le classi e scope rotte. Poco dopo hanno anche scovato i quattro presunti responsabili che avrebbero detto di essere entrati “per scherzo”, senza comprendere la gravità del gesto. I poliziotti hanno contattato i genitori invitandoli a raggiungere i loro figli negli uffici della Questura. I quattro sono stati denunciati in stato di libertà.
Monza: l’istituto scolastico Zara preso di mira anche lo scorso anno
L’istituto scolastico negli scorsi anni era già stato preso di mira. La preside, contattata dalla Questura, avrebbe confermato di voler sporgere denuncia. L’ultimo episodio risale allo scorso: era stato distrutto diverso materiale didattico e con l’attiva partecipazione dei dipendenti della scuola, genitori e alunni l’attività scolastica era potuta riprendere con rapidità. In quella circostanza, dicono dalla Questura: “i vandali erano riusciti a scappare prima dell’arrivo della Polizia”. In quest’ultimo episodio, invece, “l’attiva e vigile collaborazione dei cittadini ha consentito di bloccare gli autori del grave gesto”. Tutto l’Istituto Complessivo Koinè, nel quale rientra anche la scuola elementare Zara, dice ancora la Questura: “è inoltre particolarmente attivo, attraverso i suoi studenti di diverse classi, nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità” organizzato annualmente in collaborazione con la Polizia di Stato”.