Monza: arte contemporanea terapeutica all’ospedale San Gerardo

L’arte contemporanea è entrata in ospedale nella Palazzina Accoglienza dell’Ospedale San Gerardo ospita una contaminazione artistica
Arte contemporanea Ospedale San Gerardo Monza
Arte contemporanea Ospedale San Gerardo Monza

L’arte contemporanea è entrata in ospedale. Da qualche giorno la Palazzina Accoglienza dell’Ospedale San Gerardo ospita una contaminazione artistica di “arte contemporanea terapeutica”, a cura di Felice Terrabuio e Roberto Spadea con streetartpiu, che hanno partecipato all’avviso pubblico per esposizioni artistico-culturali a titolo gratuito promosso da Asst Monza. L’esposizione di opere prende il nome di “HOSPITAL’Art. OSPED’ART” e vede la partecipazione di diversi artisti: Andrea Arrigoni, Mauro Calvi, Carlo Cecaro, Maurizio Galimberti, Roberto Spadea, Felice Terrabuio, Umberto Voxci alias Joe Palla, e a seguire Elisa Mapelli, Giordano Redaelli, Sonia Scaccabarozzi.

Arte contemporanea Ospedale San Gerardo Monza
Arte contemporanea Ospedale San Gerardo Monza

Monza: “Progetto per de-costruire l’esperienza associata al dolore”

Si tratta di un progetto per de-costruire l’esperienza del negativo generalmente associata al dolore, convertendolo in un dialogo interno con le emozioni, in un catalizzatore di comunicazioni, in un fascio di contraddizioni da armonizzare – spiega il critico d’arte Vittorio Raschetti Per questo motivo l’ospedale San Gerardo ha scelto di impegnarsi in un progetto espositivo diffuso, da rinnovare ciclicamente con progetti site-specific dedicati”.

Monza: il valore terapeutico dell’arte

Il valore terapeutico dell’arte viene messo in evidenza da Terrabuio e Spadea: “Coniugare arte e medicina serve a creare un ambiente confortevole anche con uno scopo terapeutico – affermano – l’arte può confortare, distrarre ed emozionare i pazienti dalla realtà in cui si trovano. Attraverso giochi di luce, linee e colore si può creare una convivenza più positiva all’interno di questi luoghi dediti alla cura. L’arte contemporanea, anche quando non riusciamo a capirla, ci pone domande, suggestioni, e ci offre scorci che, spesso, non riusciamo a vedere, ma che in realtà à molto di più di quello che sembra e mette in relazione in questo caso pazienti e visitatori”.