Sono partiti da un bisogno, urgente: trovare una nuova modalità di residenza per anziani affetti da varie forme di demenza e da Alzheimer. E oggi un nuovo paese che risponde a questo bisogno è realtà. “Il paese ritrovato” de La Meridiana sabato 24 febbraio ha aperto le sue porte, in via Casanova, per la prima volta. Ci vorrà ancora qualche mese prima dell’ingresso degli ospiti (64 i posti), ma oggi il progetto terminato, in poco più di un anno, è la gioia di una comunità intera, che si è ritrovata per un momento ufficiale di inaugurazione, con ideatori, donatori, professionisti che hanno realizzato il villaggio e autorità.
“C’era l’esigenza di fare in fretta – ha commentato Roberto Mauri – anima della cooperativa La Meridiana – perché l’emergenza Demenza è sempre più forte e le richieste da parte delle famiglia sempre più urgenti. E questo, oggi, è il frutto di un vero welfare di comunità che ci rende orgogliosi”. Il progetto è stato possibile in primo luogo grazie a famiglie di imprenditori del territorio che hanno coperto il 70% dei costi, con anche il contributo della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e di Fondazione Cariplo.
“Ci siamo innamorati di questo paese – ha spiegato Giovanna Forlanelli Rovati, presidente del Comitato di garanzia dei donatori – a ottobre 2015, quando ci venne illustrato il progetto. E non lo abbiamo più lasciato, seguendolo passo dopo passo. Noi donatori non vogliamo solo erogare, ma partecipare, perché qui viviamo e lavoriamo e questo è un patrimonio di tutti. Dobbiamo ancora raccogliere tre milioni di euro per arrivare alla fine (9 milioni il costo totale). Sarebbe bello se arrivassero prima dell’attivazione del servizio, in modo da partire senza debiti”. “Raccogliamoli” ha invitato ancora Forlanelli.
Tutti potranno dare il proprio contributo al progetto anche con un semplice sms al numero 45568 dal 25 febbraio al 4 marzo. La struttura è stata dedicata ad Ezio Piovan, primo presidente della Fondazione della Comunità Mb.
Nel “paese ritrovato” strutture, colori, luci, arredi permetteranno ai pazienti di condurre una vita quasi normale e di sentirsi a casa ricevendo nel contempo le cure necessarie. Oltre a 8 appartamenti strutturati per accogliere i malati, il Villaggio è arricchito dalla presenza di negozi, un teatro, una cappella, un bar e mini-market. C’è anche una palestra multisensoriale-olfattiva, dono di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza.
«Per noi il villaggio non è solo un esempio di responsabilità sociale delle imprese rivolta al territorio – dice Andrea Dell’Orto Presidente del Presidio territoriale Monza e Brianza e Vice Presidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza – ma è una dimostrazione della capacità di fare sistema, un modello esportabile in altre realtà grazie al suo forte contenuto di tecnologia e innovazione».
Tecnologia all’avanguardia, studio di luci e tinte nei vari luoghi di tutto il villaggio permetteranno di stimolare le abilità residue degli ospiti. Oltre 50 operatori veglieranno sugli ospiti.