Monza, al via la raccolta fondi per dare un nuovo acceleratore all’ospedale San Gerardo

Un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia dell’ospedale San Gerardo di Monza. È stata presentata la campagna di raccolta fondi che vuole portare entro la fine dell’anno a dotare la struttura di un apparecchio di ultima generazione. Con Onlus Cancro Primo aiuto, Asst Monza e Comune di Monza.
L’ospedale San Gerardo di Monza
L’ospedale San Gerardo di Monza Radaelli Fabrizio

Un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia dell’ospedale San Gerardo di Monza. È stata presentata la campagna di raccolta fondi che vuole portare entro la fine dell’anno a dotare la struttura di un apparecchio di ultima generazione in grado di mandare in pensione uno dei tre attualmente in uso che, con i suoi 22 anni di servizio, è tra i più vecchi in Lombardia.
La campagna è stata lanciata mercoledì 17 febbraio dalla Onlus Cancro Primo aiuto insieme alla direzione generale della Asst Monza (il nuovo nome dell’azienda che riunisce gli ospedali di Monza-Desio e Vimercate) e il comune di Monza. La onlus, attiva da 21 anni, ha appena concluso una raccolta analoga in Valtellina e a breve consegnerà l’apparecchiatura all’ospedale di Sondrio. È inoltre impegnata per fornire lo stesso apparecchio anche all’ospedale di Lecco e al Niguarda di Milano.

«Accogliamo con piacere l’iniziativa della Onlus nata in Brianza e diffusa su tutto il territorio regionale – ha commentato Matteo Stocco, direttore generale del san Gerardo – siamo oggi la più grande istituzione sanitaria pubblica della Lombardia e chiediamo a tutti di aiutarci a farci crescere ancora».

«L’obiettivo – prosegue Flavio Ferrari, presidente della Onlus – è quello di arrivare a consegnare a Natale il nuovo apparecchio». L’iniziativa ha già intascato l’appoggio del comune di Monza con il sindaco Roberto Scanagatti : «Abbiamo istituito da poco un’associazione “Territorio di sport” che riunisce venti comuni e moltissime realtà sportive. Abbiamo già un incontro per stabilire iniziative sportive volte alla raccolta dei fondi necessari».

Si tratta di un apparecchio da 3 milioni di euro per cui l’azienda socio sanitaria ha già fatto richiesta di finanziamento pubblico che però non arriverà a coprire tutti i costi.
«Gli acceleratori di nuova generazione – spiega Gianstefano Gardani, responsabile della Radioterapia a Monza – consentono non solo di colpire la cellula tumorale in modo mirato, ma anche di supportare la ricerca clinica».

Per la raccolta è stato già aperto un conto presso il Banco di Desio che ha già deliberato una donazione a favore dell’iniziativa (IBAN IT02J03440 33270000001725300). Oltre alle iniziative di tipo sportivo l’appello è rivolto anche ad altre associazioni del territorio e a privati. Tra le prime iniziative a partire c’è anche un ciondolo-benefico disegnato per l’occasione dalla gioielleria Lo Scrigno che sarà in vendita a breve.