Monza: adesione massiccia allo sciopero generale di Cgil e Uil

Venerdì 29 novembre "partecipazione straordinaria" alla manifestazione organizzata anche nel capoluogo della Brianza.
Lo sciopero generale a Monza
Lo sciopero generale a Monza Fabrizio Radaelli

La Cgil di Monza e Brianza parla di successo e le immagini dello sciopero generale organizzato nel capoluogo della Brianza le danno ragione. Per qualcuno, in città non si vedeva una manifestazione del genere dagli anni Novanta. La mobilitazione di Cgil e Uil del 29 novembre, dice la Camera del lavoro, si è tradotta “fin dalle prime ore del mattino” in “tanti lavoratori hanno incrociato le braccia per aderire alla protesta contro le scelte del Governo contenute nella legge di bilancio, chiedendo salari più equi, pensioni dignitose, maggiori investimenti nella sanità, nell’istruzione e nei servizi pubblici”.

Monza: sciopero generale di Cgil e Uil, i primi dati

Qualche cifra dal sindacato: alla Gabbioneta di Nova Milanese ha aderito oltre il 95% degli operai, alla Edim di Villasanta oltre il 70%, “iniziano ad arrivare i primi numeri di adesione allo sciopero e in alcune aziende metalmeccaniche della Brianza siamo oltre il 90% di adesione tra gli operai e oltre il 50% tra gli impiegati. Ocv, azienda del vetro di Besana in Brianza, il 85% di adesioni nel primo turno di lavoro. Nelle aziende tessili è stato, invece, registrato un dato parziale del 30% di adesione. Questi i primi dati brianzoli”.

Monza: sciopero generale, “partecipazione straordinaria”

Lo sciopero generale a Monza
Lo sciopero generale a Monza

La manifestazione ha attraversato le vie del centro di Monza: partito da piazza Castello, il corteo si è diretto attraverso le strade cittadine fino a piazza Roma, sotto l’arengario, dove erano previsti gli interventi dl palco. “La partecipazione è stata straordinaria: un’adesione che testimonia il forte disagio dei lavoratori di fronte a politiche che mettono in pericolo diritti fondamentali come quello alla salute, all’istruzione e a un lavoro dignitoso. Migliaia di persone hanno deciso di scendere in piazza per dire no alla flat tax e ai condoni, e per chiedere un fisco più equo e progressivo, in linea con la Costituzione” ha concluso la Cgil.