Monza, addio alla professoressa «che illuminava le giornate col suo sorriso»

Studenti e colleghi hanno salutato Sabrina Cerutti, la vicepreside della scuola media Pertini stroncata a 44 anni da una malattia. Ogni fine settimana tornava nel pavese per aiutare i genitori nel loro ristorante. «Era un punto di riferimento, illuminava le giornate col suo sorriso».
Monza, addio alla professoressa  «che illuminava le giornate col suo sorriso»

«Con lei la matematica era un divertimento….. per noi non è stata solo una prof, ma anche amica e mamma…. si ricorda prof in gita quanto ci siamo divertiti? L’azzurro dei suoi occhi e il suo sorriso illuminavano anche le giornate più pesanti».

Con queste parole gli alunni hanno voluto salutare Sabrina Cerutti, la professoressa di matematica, scomparsa prematuramente a 44 anni, la scorsa settimana per una malattia. Di ruolo alla scuola media Pertini di Monza, da circa dieci anni docente di matematica e scienze, responsabile di plesso della media, conosciuta da tutto il quartiere è stata ricordata anche mercoledì sera con una messa in suffragio nella chiesa di San Rocco, dove alcuni ex alunni hanno cantato e letto dei pensieri, un momento in cui l’intero quartiere ha avuto la possibilità di salutarla, visto che le esequie si sono tenute sabato a Castana, in provincia di Pavia, dove vivono i suoi genitori e dove tornava ogni fine settimana per aiutarli nel piccolo ristorante di famiglia. La scuola era la sua seconda famiglia.

In tanti l’hanno voluto ricordare, i colleghi che hanno detto: «Avevamo pensato di salutarla con una poesia, ma non c’è parola che tenga davanti al dolore. E non c’è risposta umana alla domanda “perché”? Abbiamo visto i suoi ragazzi piangere ma un minuto dopo stavano raccontandosi dei momenti belli passati insieme una parola, una battuta, una gita, una lezione. Loro hanno colto subito che eri una persona da guardare, una persona da cui imparare il bello e il buono, che ha dato tanto e che ora è un’amica invisibile ma più potente perché accanto a Gesù. Noi ti ricorderemo sempre. Siamo sicure che tu hai imparato questo: attraversare il dolore per rendere il nostro piccolo pezzo di mondo più bello e più umano. Questo ti dobbiamo, e tu, adesso non ridere visto che leggi nei nostri cuori».

Anche l’attuale dirigente Antonio Prizio esprime parole di stima: «È stata un punto di riferimento. La sua professionalità, la sua dedizione, la sua generosità la rendevano davvero speciale. Il suo atteggiamento costruttivo e propositivo hanno contribuito a rendere la nostra scuola un posto migliore e tutti noi siamo onorati e felici di aver condiviso con lei un tratto del nostro cammino professionale».

I genitori ancora non si capacitano di quanto successo: «La ricorderemo sempre per il suo splendido sorriso che illuminava il suo volto in ogni occasione, la sua grande gioia di vivere che contagiava chiunque avesse avuto la fortuna d’incontrarla. Impossibile dimenticare il suo entusiasmo in occasione della manifestazione allo stadio di San Siro per il progetto “Io tifo positivo” con la sua maglia nerazzurra di Milito, mentre cantava e gridava insieme ai suoi ragazzi».

Un ultimo pensiero ricco di affetto è quello della storica preside della scuola Paola Save, che la ricorda così: « Ho conosciuto Sabrina sul lavoro, è sempre stata così, attiva, disponibile, tanto a volte da caricarsi del lavoro degli altri… ma soprattutto dedita agli alunni, precisa e attenta alle loro diverse personalità. Fuori dal lavoro, poi,una ragazza attiva, allegra, ricca di amicizie e di vita. L’affetto che ho sempre provato per lei, la tenerezza che mi legano, vanno oltre il rapporto professionale».