Bisogna “attenzionare le cose”. Questa la frase che il dirigente Antonino (per tutti Nino) Pulvirenti spesso ripeteva ai suoi docenti e, proprio con queste parole lo hanno ricordato martedì mattina prima di lasciarlo partire per sempre per Belpasso, in provincia di Catania.
Morto il 20 aprile, aveva 71 anni, è stato dirigente al comprensivo Koinè dal 2009 al 2011, dal 2015 all’agosto del 2018 è stato al liceo Zucchi per poi concludere la sua carriera ancora al comprensivo di San Rocco nell’anno scolastico 2018/19: molti colleghi dirigenti, docenti e anche ex alunni lo hanno salutato per l’ultima volta martedì nella chiesa di Triante. Un uomo generoso, sempre disponibile e pronto all’ascolto.
«Ricordo che sapeva far sentire le persone a proprio agio – racconta una docente della media Pertini – eravamo entrati facilmente in sintonia. Era un preside buono, generoso e attento ai ragazzi». Mentre era in servizio nelle scuole monzesi è stato chiamato anche come reggente in altri plessi della Brianza e, nonostante le fatiche, non si è mai fermato, ha sempre lavorato. Non solo: ha trovato anche il tempo per scrivere “Gocce”, un romanzo in cui il protagonista avverte una presenza vicina, troppo ingombrante, che non smetterà mai di cercare di capire fino all’immancabile rivelazione finale.
«Quando si scrive qualcosa l’idea deve avere un senso – raccontava Pulvirenti alla presentazione del suo lavoro – e questa consapevolezza ha prodotto una serie di riflessioni che mi hanno portato alla stesura finale. Un grande orgoglio è la copertina perché opera di mia figlia». Un libro in cui raccontava una parte di sé, della sua storia che, come una “goccia” dalle tante sfumature.
«Mi ha rincorsa perché accettassi l’incarico di sua vicepreside – continua Manoela Moraro, ex vicaria oggi in pensione – tanto che iniziai con lui anche questo nuovo incarico. Mi ha sempre appoggiata e supportata, spesso mi raccontava degli anni in cui, in Sicilia, anche lui era stato vicepreside per rassicurarmi. È stato un preside buono».
Parole cariche d’affetto anche dall’attuale dirigente del liceo Zucchi, Rosalia Natalizi Baldi, subentrata dopo di lui e del sindaco Paolo Pilotto (allora docente dello Zucchi) che ha lavorato fianco a fianco con Pulvirenti negli anni in cui è stato dirigente allo Zucchi.
«Era una persona colta e da buon siciliano, amava il dialogo – ricorda Pilotto – Cercava e creava la coesione tra persone. Dotato di grande pazienza sapeva ascoltare tutti e, spesso, era immerso in riflessioni finalizzate a migliorare la didattica e le relazioni tra persone».