Si è rinnovato il tradizionale scambio di auguri tra la comunità islamica e i fedeli della parrocchia di Regina Pacis a Monza. La mattina di Natale l’imam del centro, Bouchemal Hocine e Tahany Shahin, in rappresentanza della comunità islamica di Monza, sono stati accolti nella chiesa di via Buonarroti.
Monza: a Natale gli auguri tra comunità islamica e di Regina Pacis, iniziativa promossa da padre Daniele Frigerio
Prima dell’inizio della messa, celebrata da padre Daniele Frigerio, gli ospiti hanno portato alcuni doni che hanno offerto al sacerdote, e ricevuto a loro volta il testo dell’enciclica di papa Francesco “Laudato si’, laudate Dominum” e un vaso di ceramica.
Un appuntamento che rinnova ormai da quasi una decina di anni, fortemente voluto proprio da padre Daniele, che ha avviato un fruttuoso percorso di amicizia interreligiosa tra la comunità cristiana e quella musulmana.
Il prossimo incontro è previsto il 31 dicembre, in occasione della giornata della pace. I fedeli musulmani parteciperanno, alle 15.30, a un momento di preghiera per la pace sempre nella parrocchia di Regina Pacis, insieme ai parrocchiani della comunità pastorale.
«Scambiarsi gli auguri e i doni il giorno di Natale è una tradizione a cui teniamo molto – ha spiegato Tahany Titti Shahin – oggi più che mai è un segno di dialogo e di amicizia tra musulmani e cattolici, un gesto di pace di cui c’è grande bisogno».
Monza: fino al 7 gennaio la mostra “Umanità ininterrotta” e il gioco di ruolo “The Game”
Per l’occasione gli ospiti della comunità islamica hanno potuto visitare anche la mostra “Umanità ininterrotta” promossa dall’Agenzia scalabriniana per la cooperazione lo sviluppo, allestita nella parrocchia di Regina Pacis fino al 7 gennaio.
E proprio il 7 gennaio, in occasione della chiusura della mostra, verrà proposto soprattutto ai giovani “The game”, un gioco di ruolo in cui i partecipanti avranno modo di mettersi letteralmente nelle scarpe dei migranti e muoversi nello scacchiere dell’Europa orientale densa di confini presidiati e militarizzati, trafficanti di esseri umani e scelte difficili e doloroso da prendere pur di arrivare a destinazione.